Mosca, Baby sitter uzbeka: “Sì, ho ucciso la bambina. E’ stato Allah ad ordinarmelo
02 Marzo 2016
Quello che è successo a Mosca lunedì, quando una donna ha decapitato una bambina al grido di “Allah è grande”, sta avendo dei lenti, ma nuovi, risvolti. La donna, 38 anni, madre di tre bambini, ha accettato la sua colpevolezza e ha dichiarato di aver commesso il fatto perché le era stato ordinato da Allah . Il suo arresto è stato confermato per due mesi ed è stata disposta una perizia psichiatrica.
Nessuna delle principali reti televisive (Pervoy Kanal, Rossiya-1, Ntv e la moscovita Tvt) ha dato spazio alla notizia. L’unico canale televisivo a diffondere la notizia è stato il privato Ren Tv, ma solo nel notiziario del primo pomeriggio. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha creato non poche polemiche approvando la scelta dei canali tv federali di non trasmettere la notizia. Secondo fonti di Rbc in diversi canali televisivi, le maggiori emittenti hanno ricevuto raccomandazioni di non mostrare immagini e dare notizie nei loro programmi dell’omicidio della bambina. Stando alle fonti, le autorità russe avevano paura che il caso fosse elevato a livello nazionale e potesse dar vita a tensioni a sfondo razziale e di odio religioso, che sempre serpeggiano a Mosca, megalopoli dalle diverse etnie e confessioni.
L’agenzia Rbc scrive che gli inquirenti hanno spiegato che la detenzione di due mesi è necessaria in quanto la donna potrebbe contattare i possibili mandanti dell’omicidio o fare pressione su testimoni.