Airbnb, vale 3,4 miliardi di euro in Italia

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Airbnb, vale 3,4 miliardi di euro in Italia

12 Maggio 2016

Airbnb è un fenomeno che nel 2015 ha portato 3,4 miliardi (0,22% del pil) all’economia italiana e che ha creato l’equivalente di quasi 100 mila posti di lavoro. Una piattaforma scelta da 3,6 milioni di ospiti in Italia e 1,34 milioni di residenti italiani all’estero e una formula di ospitalità scelto da 83 mila italiani (quasi 20 mila solo su Roma e Milano). Il guadagno medio a testa, all’anno, è di 2.300 euro per aver messo a disposizione il prio alloggio per circa 24 notti.

E’ il primo studio focalizzato sull’impatto di Airbnb in Italia. Analisi simili erano stata già fatte in Francia, a New York, Londra, Giappone e Madrid.  Stando alla ricerca, Airbnb rappresenta anche un aiuto importante per numerosi host, le persone che offrono un alloggio sulla piattaforma. Il reddito di molti di loro sarebbe inferiore al reddito medio pro capite in Italia (22.200 euro). L’87% degli host ha solo uno o due annunci attivi sulla piattaforma ed è residente nella città da una media di 32 anni.

I cosiddetti ‘host’ in Italia avrebbero, dunque, ricavato 394 milioni nel corso dell’ultimo anno. I clienti, invece, secondo Airbnb avrebbero speso 2,13 miliardi presso le attività commerciali locali.

Per Giovanni Bort, vice presidente di Confcommercio e presidente di ResCasa e’ “indispensabile cercare di governare fenomeni come Airbnb che portano crescita economica e sono attori dello sviluppo, ma con regole e condizioni chiare”. “Crediamo che le piattaforme digitali possano rappresentare un grande alleato per la crescita del sistema Italia e delle nostre piccole e medie imprese”, ha sottolineato il Policy Manager di Google Italia, Diego Ciulli, “nel mondo c’e’ fame di made in Italy, essere on-line significa avere accesso a un mercato enorme e le piattaforme come Airbnb e Google possono rappresentare lo strumento per entrare a far parte dell’economia di Internet”.