Brexit, Alta Corte: “Governo dovrà avere l’ok del Parlamento”
04 Novembre 2016
L’Alta Corte di Londra ha stabilito che il Parlamento britannico debba esprimersi sull’avvio o meno della procedura di uscita dalla Unione Europea. Il che vuol dire che il governo del premier Theresa May non potrà presentare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che avvierebbe il divorzio di un Paese, senza la necessità del ‘via libera’ del Parlamento.
La Corte ha accolto, pertanto, la richiesta di un gruppo di attivisti pro–Ue e il governo britannico si è detto molto deluso dalla decisione dell’Alta Corte. Liam Fox, il ministro del Commercio, ha dichiarato: “Il governo è deluso. Il Paese ha votato per lasciare l’Ue in un referendum consentito da leggi del Parlamento. Il governo è determinato a rispettare il risultato del referendum“.
Per poi aggiungere: “Questa sentenza solleva un’importante e complessa questione di diritto ed è giusto che la consideriamo con prudenza prima di decidere come procedere”. Già tutti i giornaloni pronti a speculare sul dato che vorrebbe la sterlina rafforzata dopo la decisione dell’Alta Corte britannica.
Il presidente della commissione europea avrà domani, intanto, una telefonata con Theresa May. Furioso il leader dell’Ukip, Farage, che ha ribadito tramite twitter “come si stia andando verso una mezza Brexit” e si è detto pronto a tornare in campo nel 2019 qualora il divorzio con la Ue non si verificasse.