Pentagono: droni contro gli Shabaab, “Preparavano attentati”
08 Marzo 2016
di redazione
Droni americani hanno bombardato i campi dei terroristi di al-Shabaab in Somalia, uccidendo oltre 150 miliziani del gruppo islamista. A dirlo è il Pentagono. Il campo di al Shabaab si trovava a circa 190 chilometri dalla capitale Mogadiscio. L’attacco è scattato perché secondo il Pentagono i terroristi stavano preparando un "attentato su larga scala" e i miliziani rappresentavano una minaccia per gli Stati Uniti e per le forze dell’Unione africana in Somalia.
L’attacco è stato condotto con droni e un aereo con equipaggio, utilizzando bombe e missili. Il "Raso Camp" degli Shabaab è stato monitorato durante tutta la fase di addestramento dei miliziani, poi la decisione di colpire da parte americana, temendo un attentato in Africa o in Occidente. "Secondo le valutazioni preliminari oltre 150 terroristi sono stati eliminati", ha riferito il capitano Jeff Davis, un portavoce del Pentagono, parlando di "successo" dell’operazione ed escludendo al momento vittime civili. Al Shabaab solo negli ultimi mesi aveva piazzato bombe nei ristorandi e negli aereoporti tra Baidoa e Mogadiscio.
La strategia dell’amministrazione Obama di colpire i terroristi con i droni prosegue, a due settimane di distanza dall’altro raid americano contro un un campo di addestramento dell’Isis a Sabratha, in Libia, in cui è stato eliminato Noureddine Chouchane, la mente degli attentati al museo del Bardo di Tunisi e alla spiaggia di Soussa, sempre in Tunisia. A novembre, durante un altro raid aereo americano a Derna, sempre in Libia, venne ammazzato Abu Nabil, considerato il portavoce dell’Isis e inviato nel Paese nordafricano direttamente dal leader supremo dello stato islamico al Baghdadi.