Tar esclude Lista, Fassina non si arrende: “partita non è chiusa”

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Tar esclude Lista, Fassina non si arrende: “partita non è chiusa”

14 Maggio 2016

La lista Sinistra per Roma Fassina Sindaco è stata esclusa dalle elezioni amministrative per il comune di Roma del prossimo 5 giugno. Il Tar del Lazio ha infatti respinto il ricorso presentato dall’ex viceministro dell’Economia, che però non si arrende. Fassina presenterà ora un nuovo ricorso al Consiglio di Stato.

Alla base della esclusione, gli errori di compilazione nelle liste. “Apprendiamo con rammarico la sentenza del Tar del Lazio che esclude le nostre liste dalla competizione elettorale a Roma”, ha detto Fassina. “Non ci fermiamo qui. Siamo convinti delle nostre ragioni e ricorreremo al Consiglio di Stato”.

“La partita non è definitivamente chiusa”, ha detto ieri sera a Bersaglio mobile, su La7, Fassina. “Vogliamo andare avanti con grande determinazione.

“Siamo dispiaciuti per la sentenza del Tar del Lazio. Siamo convinti delle ragioni portate da Stefano Fassina e dai compagni di Roma. Ora la parola al Consiglio di Stato, andiamo avanti”, il commento di Nicola Fratoianni, dell’esecutivo nazionale di Sinistra italiana.

Il Tar ha anche confermato l’esclusione della lista Fdi-Alleanza Nazionale Meloni sindaco nella corsa al presidente del municipio VIII, che comprende anche la Garbatella, quartiere della Garbatella.

“Il Tar del Lazio esclude definitivamente le liste di Stefano Fassina dalla corsa per il sindaco di Roma, lasciando cosi’ in libera uscita quel 5-6 per cento di consensi che avrebbero votato per la sinistra nostalgica di Sel, il commento di Irene Pivetti, capolista di Lega-Noi con Salvini a Roma.

“Tutti voti che Giachetti si ritrova in regalo ora che i sondaggi lo davano probabilmente fuori dal ballottaggio, ed un regalo anche a Renzi, visto che per la maggioranza di governo essere esclusi dal ballottaggio a Roma significherebbe il definitivo fine-corsa”.

“Va bene lo stesso, per la Lega-Noicon Salvini-Roma significa solo rendere la corsa piu’ interessante: per convincere i romani non basta l’aiutino della magistratura amica, vinceranno sul campo la credibilita’ e la concretezza”.