Turchia, arrestati leader partito filo-curdo. Gentiloni e Mogherini “preoccupati”…

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Turchia, arrestati leader partito filo-curdo. Gentiloni e Mogherini “preoccupati”…

04 Novembre 2016

Una nuova raffica di arresti per i parlamentari del terzo partito della Turchia, il filocurdo Hdp, inclusi i due leader, Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag, dopo che una autobomba era scoppiata nella più grande città del sudest a maggioranza curda, Diyarbakir. Le accuse rivolte ai deputati sono di collegamenti e propaganda per il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) a cui è stato addossato l’attentato di oggi che ha causato otto morti. Dopo l’arresto stamattina Demirtas e Yuksekdag sono stati portati in tribunale e i giudici devono decidere se confermare il fermo o meno, scrive l’agenzia Anadolu.

In Italia, numerose le reazioni contro la nuova stretta alle libertà politiche in Turchia: “Apprendiamo con preoccupazione le notizie che arrivano dalla Turchia. La catena di arresti di parlamentari e dirigenti dell’Hdp, tra cui il leader Demirtas, sono il segno di un ulteriore stretta autoritaria del regime di Erdogan“, ha detto Arturo Scotto, capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana. 

“Chiediamo all’Italia e alla comunità internazionale – prosegue il capogruppo di Si- di richiamare la Turchia, paese che fa parte della Nato, alle proprie responsabilità, al rispetto delle libertà civili e politiche. “Il nostro gruppo parlamentare, gemellato con i deputati e le deputate dell’Hdp – conclude Scotto – non smetterà di tacere e di raccontare al mondo cosa sta accadendo in queste ore a pochi passi dall’Europa”.  

“Preoccupato per arresto stanotte @hdpdemirtas e altri deputati Hdp in Turchia. Italia chiede rispetto diritti opposizione parlamentare”, così in un tweet il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. L’Alto rappresentate Ue Federica Mogherini si è detta “estremamente preoccupata” per gli arresti dei deputati turchi. Mogherini fa sapere di essere in contatto con le autorità di Ankara e di aver chiesto una riunione degli ambasciatori dei Paesi dell’Unione presenti nella capitale turca per valutare la situazione. Il Partito socialista europeo (Pes) solleverà il tema degli arresti in Turchia nella istituzioni Ue, dice Sergei Stanishev, “Non abbandoneremo i nostri amici turchi. Solleveremo il tema degli arresti in ogni istituzione Ue”. 

“Quanto sta accadendo in Turchia è inaccettabile”, dice dal Pd Vannino Chiti. “Quando in un paese deputati eletti dal popolo vengono privati dell’immunità e poi arrestati e trascinati in tribunale, la campana della democrazia suona a lutto”. “Invitiamo il Parlamento e il governo turco a fermarsi”, aggiunge Chiti. “In ogni caso Italia e Unione Europea non possono essere ciechi, sordi o semplicemente distratti. Le ferite inferte allo stato di diritto in un paese riguardano tutti e se non affrontate con decisione, rendono ovunque la democrazia più fragile”.