Regeni: “Servizi responsabili, Egitto non lo ammetterà mai”
12 Marzo 2016
"Penso che i responsabili" dell’omicidio Regeni "siano negli apparati di sicurezza dello Stato e che se anche questo venisse alla fine ammesso, in ogni caso non si riuscirà a dargli un nome". Lo dice Hoda Kamel, dell’Egyptian Center for Economic and social rights, la donna che stava aiutando Giulio Regeni nelle sue ricerche sui sindacati prima dell’omicidio del giovane italiano al Cairo. "Primo perché potrebbe trattarsi di qualche grosso papavero", aggiunge Kamel intervistato dal Corriere della Sera. "Secondo, perché questo equivarrebbe ad ammettere che l’Egitto ha un governo criminale e questo non sarebbe tollerabile da Al Sisi, che vuole dare l’impressione di essere nel pieno controllo del sistema".