Volo EgyptAir: se è terrorismo, stavolta forse non è stato il Califfo

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Volo EgyptAir: se è terrorismo, stavolta forse non è stato il Califfo

20 Maggio 2016

Quelle poche certezze che si avevano fino a ieri pomeriggio sulla fine fatta dal volo Parigi-Cairo, precipitato la notte scorsa nel Mediterraneo, sono svanite quando i greci hanno  smentito la notizia del ritrovamento del relitto dell’aereo di EgyptAir, sparito a sua volta con decine di passeggeri a bordo. Questa mattina però nuovo colpo di scena: l’esercito egiziano ha fatto sapere di aver ritrovato parti dell’aereo al largo delle coste di Alessandria.

Da alcune testimonianze sappiamo che l’aereo ha compiuto due brusche virate prima di perdere quota, mentre i satelliti della sicurezza Usa avrebbero registrato una esplosione sull’airbus. L’ipotesi che sta prendendo piede, ma che ancora non trova definitiva conferma, è quella di un attacco terroristico. La Casa Bianca come sempre con Obama ci va con i piedi di piombo, Hillary Clinton e Donald Trump invece lo dicono chiaramente, le autorità francesi ed egiziane non escludono la pista dell’attentato.

Va aggiunto che il tipo di aereo di cui stiamo parlando viene considerato tradizionalmente sicuro, che il pilota aveva all’attivo migliaia di ore di volo, e che a meno che non sia impazzito o che non sia scoppiata una lite tra lui e il resto dell’equipaggio, l’improvvisa manovra e le virate fuori controllo indicano che è accaduto qualcosa a bordo. Qualcuno potrebbe aver aggredito il pilota e cercato di prendere il controllo dell’aereo?

Ma se questa si rivelerà la pista giusta – un nuovo attacco, non l’incidente o il guasto tecnico – va detta una cosa che non è secondaria. Isis, lo stato islamico, fino adesso non ha rivendicato ufficialmente l’attentato. Qualche notizia non confermata è uscita, sui social abbiamo visto dei post inquietanti, ma non c’è stata una rivendicazione immediata come invece avvenne subito dopo la tragedia sul Sinai di qualche tempo fa.

Anche i giornali e siti web americani più inclini a denunciare subito la minaccia islamista ieri hanno evitato di fare titoli troppo a effetto. Dunque quello su cui bisogna interrogarsi è la matrice del potenziale attacco, e se non è Isis, la cosa riguarda più direttamente la Francia e l’Egitto.

Chi c’era esattamente sul volo scomparso ieri tra i passeggeri? Una radiografia del genere gli investigatori la stanno già facendo, perché se la pista non è immediatamente riconducibile ai boia del Califfato, allora deve riguardare appunto lo scenario geopolitico nel quadrante. Che è un bel casino.

Nelle ultime ore, Al Sisi, con una mossa a sorpresa, ha lanciato una iniziativa ben accolta da Israele per la ripresa del processo di pace con i palestinesi, proprio sotto il cappello francese. C’è, apertissima, la questione libica. C’è una situazione interna all’Egitto altrettanto delicata e potenzialmente destabilizzate per Al Sisi, la coda lunga della fallita primavera araba. E c’è appunto l’eterna questione israelo-palestinese. Inutile per adesso avventurarsi oltre nelle spiegazioni possibili.