Referendum costituzionale, l’Anm non ci si schiera. Ma ogni magistrato può dire la sua.

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Referendum costituzionale, l’Anm non ci si schiera. Ma ogni magistrato può dire la sua.

22 Maggio 2016

La nota emersa al termine della riunione del comitato direttivo centrale, che ha tra gli argomenti all’ordine del giorno la posizione dell’Anm sul referendum costituzionale recita: “L’Associazione nazionale magistrati ritiene di non intervenire nel merito, sull’imprescindibile ed ovvio presupposto che la Costituzione sia di tutti i cittadini rivendica il pieno diritto dei magistrati a partecipare al dibattito sul referendum, nelle forme da ciascuno ritenute opportune e compatibili con il codice etico”. 

A dirlo il presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo, intervenendo nel corso del comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati riferendo degli incontri istituzionali che la Giunta Esecutiva ha avuto nelle scorse settimane, con il ministro della Giustizia Andrea Orlando, con il presidente del Senato Pietro Grasso e con il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, ha detto: “Abbiamo avuto da parte di tutti un atteggiamento molto rispettoso e di estrema considerazione”. 

E Davigo ha poi spiegato: “Durante l’incontro con il comitato di presidenza del Csm abbiamo chiarito con il vicepresidente Legnini la questione riguardante la possibilità per i magistrati di esprimere liberamente il proprio pensiero nei limiti del codice etico e secondo me non ci sono novità nell’atteggiamento che l’Anm deve assumere. E’ tutto scritto nel nostro codice etico”.

Intanto a far discutere è anche la scelta dell’Anpi di schierarsi per il “no” al referendum di ottobre. Settanta senatori, tra cui Fdeli, Nencini, Borioli, e Finocchiaro, hanno scritto una lettera aperta all’associazione, sottolineando come la posizione favorevole alla riforma non sia “in dissenso dall’Anpi ma esattamente in nome dei valori che essa rappresenta, che guardano a una democrazia piena ed efficace nel dare attuazione concreta ai principi e ai valori che la Costituzione afferma nella sua prima parte”.

E Di Maio non risparmia la stoccata al premier: “Il gioco che sta facendo in questo momento Renzi, usando il referendum, è quello di coprire le amministrative che evidentemente ha paura di perdere”, dice il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio (M5S). “A questo gioco io non ci sto”.