Roma, Campidoglio tra appalti illegali e sprechi. Per Cantone corruzione è sistema

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Roma, Campidoglio tra appalti illegali e sprechi. Per Cantone corruzione è sistema

15 Marzo 2016

Il Comune di Roma nel mirino dell’Anticorruzione: il 26 ottobre 2015 l’Anticorruzione, che aveva passato al setaccio affidamenti e proroghe nel periodo 2012-2014, ha elencato una serie di irregolarità; i vari dipartimenti hanno risposto con le controdeduzioni, ma l’Anac le ha giudicate del tutto insufficienti, tanto che scrive: «I rilievi e le criticità contestate sono integralmente confermate, essendo emerse significative e sistematiche carenze nelle modalità di gestione delle attività contrattuali oggetti di indagini». L’Anac, che parla di «ricadute negative sulle prestazioni e per l’incremento dei costi», elenca 18 tipi di violazioni differenti dei Dipartimenti del Comune di Roma.  

 

Se l’inchiesta di Mafia Capitale ha aperto una finestra sul malaffare che ha soffocato il Comune di Roma, la relazione finale dell’Autorità Anticorruzione spazza via ogni dubbio. E si conclude con delle richieste molto severe trasmesse al commissario Francesco Paolo Tronca: colpire i responsabili. Il documento inviato dall’autorità guidata da Raffaele Cantone che ha passato al setaccio 1.850 procedure negoziate, dunque senza gara pubblica, tra il 2012 e il 2014, recita così: il segretario generale di Roma Capitale «dia riscontro nel termine di 45 giorni sia in ordine di iniziative disciplinari nei confronti dei responsabili delle strutture oggetto della presente istruttoria, sia in ordine alle misure correttive delle riscontrate violazioni».  

 

E scrive ancora Cantone: «nel triennio c’è stato un esorbitante numero di affidamenti di cospicuo valore economico avvenuti in gran parte in forma diretta, a conferma del mancato rispetto dei principi basilari di concorrenza, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità». Mancano ora un paio di capitoli da approfondire meglio. L’occhio di Cantone si sposterà presto sulla gestione dei canili di Roma. La mano dell’Anac si appoggerà sulle teste dei "soliti" addetti alla (s)manutenzione stradale. Non risparmierà il mondo della macellazione delle carni e della relativa conservazione a freddo: le imprese sono sempre le stesse.