G20, Renzi va in Cina a parlare di futuro, clima, investimenti ed export

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G20, Renzi va in Cina a parlare di futuro, clima, investimenti ed export

03 Settembre 2016

Renzi arrivato in Cina ha voluto prima di tutto incontrare gli studenti dell’ateneo Tongji gemellato con 17 Università italiane. 

Renzi ha spiegato perché sempre più spesso comincia le sue visite internazionali proprio dalle Università. “Questo è il luogo del futuro il luogo del domani. Cina e Italia condividono la stessa sfida: essere orgogliosi del passato ma guardare al futuro”, dice ali studenti al premier

E ricorda agli studenti: “Siamo accomunati dal cammino per le riforme e dalla lotta alla corruzione con l’esperienza avviata all’Expò di Milano con Cantone“. E sarebbe bello, secondo il premier “non pensare solo agli investimenti o all’interscambio che è ancora troppo basso, 38 miliardi di euro, come quello con la Spagna; sarebbe bello che studenti e scenziati italiani possano insieme domani mappare la luna con un con un progetto che l’Università di Tongji sta cercando di realizzare”. 

E alla fine si congeda dagli studenti con un invito a rischiare perché, dice “chi non ce la fa non è uno sfigato ma uno che farà meglio la volta successiva”.

Il primo G20 cinese della storia si apre carico di aspettative e ambizioni. Dal clima, invocato come una priorità, al fisco tornato sotto le luci della ribalta dopo la maxi multa da 13 miliardi di euro inflitta dalla Commissione europea a Apple. La Casa Bianca ha già detto di essere pronta a spingere per una tassazione più equa delle multinazionali più equa con il presidente Barack Obama intenzionato a guidare la “discussione sulla lotta alle strategie di elusione fiscale che sono implementate da alcune multinazionali”. 

Obama proverà a raggiungere un’intesa in extremis sul Ttip, il trattato di libero scambio tra Usa e Ue, mentre gli altri grandi cercheranno di capire da Londra e Bruxelles quali saranno le conseguenze di lungo termine della Brexit.

Matteo Renzi parlando con gli imprenditori italiani nel corso della cena a Shanghai, tappa del suo viaggio in Cina per il G20, dice: “Il mondo va verso una direzione che esalta le possibilità dell’Italia, purchè il paese la smetta di piangersi addosso, faccia le riforme e sia pronta a scommettere sul futuro”. 

E aggiunge: è un G20 “difficile, c’è la necessità di investire su una crescita che sia anche equa. E’ una chiave di lettura interessante in tutti i Paesi del G20, come combattere le diseguaglianze. La politica fa i conti con la crescita delle diseguaglianze” come dimostra la “campagna Usa per le primarie e la necessità in tutta Europa di trovare una via nuova alla crescita”.

E poi parlando con il presidente cinese: “l’ amicizia tra Italia e Cina è molto forte e affonda le sue radici nel passato. Questo G20 cade in un momento di rafforzamento dei rapporti italo-cinesi“. Renzi, ringraziando Xi per l’invito fatto al presidente della Repubblica a visitare la Cina, ha sottolineato che certamente Mattarella “lo accoglierà e verrà all’inizio del prossimo anno”. Il premier, ricordando le relazioni fra i due Paesi, ha sottolineato poi lo “straordinario fascino della città” che ospita il G20, di cui “si erano innamorati non solo Pertini e Ricci ma anche Marco Polo e Prospero Intorcetta”, un gesuita del 1600 morto a Hangzhou. 

E ha concluso: “Quello che conta è essere aperti al cambiamento e al futuro. È quello che sta accadendo ora in Italia, dopo molto anni di crisi l’Italia ha ricominciato a marciare nella giusta direzione. Tornerò l’anno prossimo per una visita ufficiale. C’è spazio per fare un percorso”.