Napoli, bambini usati per confezionare droga: 45 misure cautelari
17 Gennaio 2017
Bambini, anche di appena 10 anni, utilizzati per confezionare dosi di droga o come spacciatori, perché non imputabili in quanto di età inferiore ai 14 anni.
E’ un particolare emerso nell’indagine dei carabinieri della compagnia Napoli Centro, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 45 persone, ritenute a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio di droga, estorsioni e detenzione e porto illegale di armi, reati aggravati dal metodo mafioso.
Le indagini hanno permesso di ricostruire l’organigramma del clan camorristico Elia, che controllava i traffici nella zona del centro di Napoli, tra piazza del Plebiscito e via Santa Lucia, a ridosso del lungomare.
Il gruppo criminale imponeva il pizzo ai commercianti della zona. Numerosi casi di estorsioni accertati: tra le vittime anche un noto ristoratore costretto dai capoclan a continui “regali”. Ma estorsioni erano imposte anche ai gestori delle piazze di spaccio.
I carabinieri hanno anche ripreso con una microcamera installata nella zona del Pallonetto di Santa Lucia, una “stesa“: nel video si vedono sei giovani, a bordo di scooter, mentre sparano numerosi colpi d’arma da fuoco in strada a scopo intimidatorio.