Berlusconi è tornato: “No al referendum” e “M5s incapace di governare”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Berlusconi è tornato: “No al referendum” e “M5s incapace di governare”

10 Settembre 2016

Berlusconi torna in scena, e lo fa alla conventio di Forza Italia a Fiuggi. Il prima bersaglio del suo discorso è il Pd di Renzi: “Renzi e il Pd hanno dimostrato di avere a cuore solo il loro potere, fino a tentare di costruirsi un abito su misura: una riforma costituzionale con una nuova legge elettorale che avrebbe consentito di conquistare la maggioranza del 55% in Parlamento, con una quota assai minore dl voto popolare. Un unico partito al potere, un unico leader di questo partito, un ‘padrone’ dell’Italia. Questo è assolutamente grave e dovremo fare di tutto per scongiurarlo”. 

E il discorso offre il trampolino perfetto per parlare dell’imminente referendum: “Il nostro Paese è alla vigilia di passaggi politici importanti, il primo dei quali sarà il referendum sulla riforma costituzionale. Una riforma profondamente sbagliata e pericolosa che può dare il via ad un altro regime e non risolve nessuno dei problemi che promette di risolvere. E’ per questo e non per un dispetto politico al governo che chiediamo con forza agli italiani di votare ‘No‘”. 

Torna poi a parlare dell’incapacità di governare del M5s e della crisi delal giunta Raggi: “Emerge visibilmente che il Movimento 5 Stelle non è un’alternativa in grado di governare una realtà complessa come una grande città e addirittura l’intera nazione”. 

Un piccola parentesi, poi, è dedicata al centro destra italiano e al rilancio del suo partito: “Il populismo di estrema destra pur interpretando spesso giuste ragioni e giuste emozioni dell’opinione pubblica dà spazio a frange inaccettabili di estremismo e comunque non è in grado di esprimere un’alternativa di governo. Per questo finisce, anzi per paradosso, a favorire partiti e governi di sinistra“.