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Matteo rispondi!

13 Novembre 2016

Dall’Occidentale 10 domande a Renzi sul voto degli Italiani all’estero.

1) Trova corretto che i membri del governo vadano in giro per il mondo a spese dei contribuenti a fare propaganda per il referendum con il finto paravento delle missioni istituzionali? 
 
2) E’ compatibile con la loro funzione il fatto che le strutture e i membri del corpo diplomatico italiano all’estero promuovano le iniziative di propaganda per il Sì e boicottino le iniziative dei parlamentari schierati per il No?
 
3) Come possono i cittadini sentirsi garantiti rispetto alla regolarità delle procedure di voto all’estero di fronte a episodi di violazione dei doveri di neutralità e imparzialità da parte della rete diplomatica nel corso della campagna elettorale?
 
4) Lei ha inviato una lettera a tutti i cittadini italiani residenti all’estero. Il ministro delle Riforme ha parlato di una “lettera del presidente del Consiglio”, l’ufficio stampa del Partito democratico ha parlato di una “iniziativa elettorale del Pd”, il ministro dell’Interno ha parlato di “un’iniziativa assolutamente normale che ha tutta l’istituzionalità che giustifica l’intervento di un presidente del Consiglio che promuove il voto”, gli elenchi al Viminale sono stati richiesti dal comitato “Basta un Sì”. In che veste lei ha inviato la lettera? Come segretario del Pd, come presidente del Consiglio, come referente politico del comitato “Basta un Sì”?
 
5) Nel corso di un incontro con i rappresentanti dei comitati esteri per il Sì, il senatore del Pd Roberto Cociancich, coordinatore nazionale dei volontari di “Basta un Sì”, ha annunciato che la lettera arriverà ai cittadini italiani iscritti all’Aire “contemporaneamente”alle schede elettorali. Subito dopo il ministro Boschi ha ribadito il “contemporaneamente”, specificando che si tratterà di una “contemporaneità cronologica”. In che modo sarà garantita questa contemporaneità? C’entra niente con questa contemporaneità il fatto che il presidente del Consiglio e il segretario del Pd sono la stessa persona? 
 
6) Il ministro dell’Interno, responsabile dei procedimenti elettorali, ha qualificato la lettera come una iniziativa istituzionale del presidente del Consiglio, smentendo clamorosamente la versione del Pd. La veste istituzionale viene addotta per giustificare attività improprie da parte delle strutture di governo, in Italia e/o all’estero?
 
7) I cittadini italiani iscritti all’Aire sono oltre quattro milioni. Chi si è fatto carico formalmente e sostanzialmente delle rilevantissime spese necessarie per la stampa e la spedizione delle lettere in tutto il mondo? Perché non vengono esibite le certificazioni dei pagamenti?
 
8) E’ stata garantita ai sostenitori del No parità di condizioni nell’accesso ai dati e nella possibilità di rivolgersi agli elettori italiani all’estero?
 
9) Nel replicare alle polemiche suscitate dalla sua lettera, lei ne ha difeso la legittimità evocando analoghe iniziative adottate nel 2008 da Silvio Berlusconi e nel 2013 da Pierluigi Bersani. Come può pensare di paragonare una lettera di due semplici candidati alle elezioni politiche con la lettera di propaganda di un presidente del Consiglio sulla riforma della Costituzione? E rispetto a questo paragone inadeguato, è consapevole che mentre un’attività di propaganda in una elezione per il rinnovo del Parlamento influisce solo sulla circoscritta rappresentanza spettante agli italiani all’estero, una impropria forzatura può condizionare il risultato complessivo di una competizione binaria quale è un referendum? 
 
10) Lei e gli altri esponenti del governo siete a conoscenza della legge che impone neutralità alla comunicazione delle pubbliche amministrazioni in periodo elettorale e delle sentenze numero 502 del 2000 e numero 79 del 2016 della Corte Costituzionale che ne chiariscono i contorni?