Referendum, Berlusconi: dopo vittoria NO vera riforma, Centrodestra unito o irrilevante
15 Novembre 2016
Con la vittoria del No al referendum, “apriremo la possibilità alla scrittura di un’altra riforma”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a Radio Anch’io. In Costituzione, ha aggiunto, “deve esserci un limite costituzionale alla pressione fiscale; un taglio drastico al numero dei deputati e senatori, non più di 450 in totale; il vincolo di mandato e l’elezione diretta del Capo dello Stato per sottrarla ai partiti”. “La bocciatura di questa riforma – ha ribadito – consentirà di scrivere poi una riforma seria e condivisa di cui il paese ha bisogno”.
“Il Centrodestra è compatto, tutti i partiti sanno bene che se rompono la coalizione si condannano all’irrilevanza. Stiamo lavorando tutti insieme al programma che presenteremo agli italiani. Per il resto il teatrino delle schermaglie politiche e le ambizioni personali non interessano agli elettori”. Gli elettori di centrodestra, secondo Berlusconi, “vogliono protagonisti che vengono dalla cultura del fare non dal teatrino della politica Tutti insieme ci candideremo a guidare il Paese dopo il fallimento di questo governo. Cerchiamo protagonisti nuovi e senza fare rottamazioni”.
Tra Parisi e Salvini “non ci sono rotture definitive, sono scontri personali. Parisi sta cercando di avere un ruolo all’interno del Centrodestra ma avendo questa situazione di contrasto con Salvini credo che questo ruolo non possa averlo”, ha concluso il Cav.