Centrodestra, Quagliariello: demenziale dividersi, sconfiggiamo Renzi. Pluralità è ricchezza, fissiamo regole e programma comuni.
15 Novembre 2016
“Il referendum ci unisce. Oggi Renzi sembra un cinghiale ferito che combatte per sopravvivere. Ecco perché mi sembra davvero demenziale che i cacciatori invece che finire la bestia ferita si mettano a spararsi fra loro”. Lo dice il senatore Gaetano Quagliariello, presidente di ‘Idea’, in un’intervista al ‘Giornale’.
“La pluralità delle destre – osserva – non è necessariamente un male. Tutt’altro: le differenze potrebbero rappresentare un arricchimento e un vantaggio. Anche perché oggi a fare la differenza è la radicalizzazione politico-sociale del momento storico che viviamo. Il voto americano è un fulgido esempio. Oggi che viene meno la trappola ideologica non c’è più bisogno di andare a pescare al centro i voti. E Trump pure in questo senso è illuminante”.
Per Quagliariello “da noi, come nel mondo anglosassone, c’è una forte crisi del ceto medio, vera vittima della crisi economica, che entra ora nel suo nono anno. Questo porta alla creazione di una platea elettorale un tempo moderata e legata al proprio benessere, ma che oggi può cambiare facilmente idea su come risolvere la crisi visto che ha perso fiducia nel voto identitario”. Per il centrodestra dunque, secondo Quagliariello, “partendo dal presupposto che le diverse sensibilità sono una ricchezza, bisognerebbe fissare regole e programma comuni”.
“Regole per determinare la leadership. E fissare un programma individuando i nodi più importanti del XXI secolo. Non bisogna arrivare all’unanimità. L’importante – conclude – è condividere un programma che sia sintesi e compromesso”