L’Italia minaccia il veto sul bilancio UE. Scontro Gozi-Brunetta
15 Novembre 2016
L’Italia ha bloccato, ponendo la propria riserva, la revisione di medio termine del bilancio multiannuale dell’Ue nel Consiglio Affari Generali, la cui adozione richiede l’unanimità , dato che giudica insufficienti le risorse allocate a fronte di priorità indicate a livello politico, come la lotta alla disoccupazione giovanile e la sicurezza. Lo ha annunciato, entrando nella riunione del Gac (General Affairs Council, l’acronimo che nel gergo comunitario indica questa formazione del Consiglio Ue) il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, Sandro Gozi.
“Sul piano tecnico non è un veto, perché non si è votato, e quindi la si può definire una riserva. La questione è politica ovviamente e dunque la nostra posizione sul piano politico è quella di un paese che di fatto pone il veto sul bilancio Ue”. Lo dice a LaPresse Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli affari europei. Alla domanda su quali siano i possibili rischi che corre il nostro Paese dopo la dura polemica tra il governo e la Commissione di Bruxelles, Gozi si dice convinto “che il nostro Paese non è affatto isolato sui temi posti all’attenzione dell’Europa. Noi semplicemente stiamo spingendo perché l’Europa nel suo complesso faccia di più per l’Erasmus, per i giovani, per le piccole e medie imprese, e non solo per le questioni relative ai migranti e ai terremoti. E’ una posizione che difendiamo e difenderemo fino a quando l’Europa non dimostrerà di voler cambiare rotta”.
“Renzi e Gozi pronti per Zelig, raccontano barzellette e fanno ridere mezza Europa. Ci stanno dicendo forse che sono in discussione proposte di modifica del piano pluriennale europeo 2014-2020 cui il governo italiano intenderebbe porre il veto? In effetti, una revisione di quel budget, considerato troppo esiguo da alcuni perché inferiore rispetto al precedente, e’ prevista per il 2016, ma in tal caso, secondo l’articolo 5 della Legge 234 del 2012, dovrebbe esserne informato preventivamente il Parlamento nelle Commissioni competenti da parte del presidente del Consiglio dei ministri o di un ministro da lui delegato. Naturalmente di tutto questo non c’è alcuna traccia”. Lo afferma in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. “Se invece proposte concrete in tal senso non ce ne sono, quella di Renzi e Gozi e’ pura fuffa, niente di più. Anzi chiacchiera politica. Tanto più che le medesime proposte ancor prima del Consiglio Affari Generali, citato ieri dal sottosegretario, andrebbero discusse dall’Ecofin – aggiunge -. Premier e sottosegretario la smettano di prendere in giro gli italiani”