Banche, Antitrust: duello tra Boschi e Di Battista
25 Dicembre 2015
Nessun conflitto di interessi per il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi sul salva Banche che coinvolge anche Banca Etruria, uno dei 4 istituti falliti, con conseguenze negative sui risparmiatori italiani. A dirlo fonti vicine all’Antitrust dopo che il deputato del Movimento 5 stelle Alessandro Di Battista aveva chiesto chiarimenti in materia. Secondo l’autorità sulla concorrenza, il ministro infatti non ha partecipato alle riunioni del Cdm che si occupavano del provvedimento.
Ma ieri, incontrando il prefetto di Roma, Tronca, Di Battista ha rincarato la dose: "Boschi dovrebbe ringraziare Berlusconi e fargli gli auguri di Natale", ha detto il parlamentare di M5S, "lanci l’hashtag #GrazieSilvio". "La legge che il Pd contestava tanto," prosegue il grillino, "oggi gli fa comodo perché protegge i suoi ministri" (nel maggio scorso Boschi annunciò che a breve il governo avrebbe presentato un provvedimento sul conflitto di interessi). E ancora: "La Boschi non è in conflitto di interessi grazie a Berlusconi. Spero lo chiamerà per ringraziarlo, oltre che per il supporto sulle riforme anche per la legge sul conflitto di interessi della quale lei sta godendo".
Di Battista agita in modo tattico e politico il tema del conflitto di interessi, e viene da chiedersi se, al di là della veemenza dimostrata in questo caso, i grillini vogliano affrontare seriamente la materia: si pensi al tema delle partecipate, un pozzo senza fondo che nasconde spesso conflitti invisibili e gravi.
In ogni caso, dopo l’incontro con Tronca, Di Battista ha chiesto al presidente del consiglio Renzi "se i suoi finanziatori sono stati sostenuti direttamente da Banca Etruria". "La mozione di sfiducia verso la Boschi è stato un atto molto importante," ha concluso il parlamentare pentastellato, "che ha fatto capire all’Italia che esistono interessi familistici intorno a una banca ripetutamente salvata dal Governo Renzi". Il ministro aveva negato ogni "favoritismo" da parte del Governo.
La questione del presunto conflitto di interessi del ministro Boschi era stata sollevata dallo scrittore Roberto Saviano, spingendo le opposizioni a chiedere le dimissioni del ministro. Respinte con il no alla mozione di sfiducia presentata alla Camera. Ma al di là del ministro Boschi, per il Governo – uscito comunque ammaccato da una brutta vicenda – le cose rischiano seriamente di complicarsi con la commissione d’inchiesta annunciata dalle opposizioni in parlamento.