Terrorismo, Renzi: “Nessuna minaccia specifica per Italia, serve patto europeo”
26 Marzo 2016
L’incontro tra il presidente del Consiglio e i capigruppo di maggioranza, convocato in seguito agli attentati, ha visto presenti i ministri Angelino Alfano e Roberta Pinotti, il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Marco Minniti e Claudio De Vincenti e il segretario generale di palazzo Chigi Paolo Aquilanti.
Incontro certamente indispensabile dopo i fatti Bruxelles. E nell’intervenire per primo, Renzi, ha voluto sottolineare con fermezza che per fermare la furia dell’Isis «ci vuole un patto europeo. Occorre investire in una struttura unitaria della sicurezza europea. Stringere sui meccanismi di intelligence fra i paesi europei e non solo, valorizzare Europol, lavorare su una struttura condivisa».
Per quel che riguarda il nostro Paese ha puntualizzato, poi, con sicurezza: «Abbiamo come tutti i partner messo in campo tutte le misure di sicurezza necessarie, anche se non risulta ad ora una minaccia specifica in Italia». Ma soprattutto Renzi ha ribadito che per affrontare la minaccia del terrorismo è fondamentale l’aspetto educativo.
«Serve un gigantesco investimento in cultura, sulle periferie urbane, un investimento sociale. Bisogna mettere denari veri sulle aree urbane». Punto di vista che aveva già espresso a ridosso degli attentati di Parigi: «si presidia con i militari ma anche con i maestri delle elementari. Solo così sapremo di poter salvare almeno le prossime generazioni».