Iraq si riprende Ramadi, Isis perde il suo bastione
28 Dicembre 2015
di redazione
L’offensiva dell’esercito iracheno a Ramadi, bastione del Califfato in Iraq, prosegue, con l’obiettivo di strappare all’Isis il capoluogo dell’Anbar, a cento chilometri dalla capitale. Le truppe di Baghdad combattono quartiere per quartierie in città, l’assedio era iniziato a novembre. Secondo il generale Al-Mahlawi, che guida le truppe irachene, manca poco per riprendere la sede del governo, ma ufficiali che mantegono l’anonimato fanno sapere che in realtà non c’è ancora un pieno controllo di Ramadi. In città sarebbero rimaste comunque poche centinaia di miliziani dell’Isis, che oppongono l’ultima resistenza ai militari iracheni. Sempre secondo al-Mahlawi, attacchi suicidi, trappole, mine e cecchini, rallentano la conclusione delle operazioni, che dureranno ancora "vari giorni". Il 2015 si chiude quindi nel modo peggiore per il Califfo, nonostante i proclami lanciati per radio. In Afghanistan, cinque miliziani di Isis sono stati decapitati in pubblico e le loro teste mozzate esposte come trofei dalle milizie che sostengono il governo nell’area del Nangarhar.