I listini Ue non si sbilanciano, attesa per la Fed

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I listini Ue non si sbilanciano, attesa per la Fed

I listini Ue non si sbilanciano, attesa per la Fed

06 Giugno 2016

L’ipotesi che il popolo della Gran Bretagna decida di lasciare l’Unione europea torna a preoccupare i mercati.

A scatenare le preoccupazioni sono nuovi sondaggi, che invertono la tendenza dei dati di poche settimane fa: quello di YouGov per il network ITV colloca la vittoria di ‘Brexit‘ al 45%, davanti a chi voterebbe per restare (41%). Un altro sondaggio di TNS indica la Brexit al 43% e il “sì” all’Europa al 41%.

Le borse europee hanno gli occhi puntati su Janet Yellen, la presidente della Fed, che parlerà in queste ore a Philadelphia.

I mercati cercheranno di capire, infatti, quanto il debole dato sui nuovi posti di lavoro a maggio negli Stati Uniti, diffuso venerdì scorso, influenzerà le prossime decisioni della banca centrale sui tassi di interesse. Dopo un avvio timido Londra guadagna lo 0,75%, Francoforte lo 0,33% e Parigi lo 0,25%. A Milano il Ftse Mib sale dello 0,60% a 17.600 punti.

Sul listino principale di Piazza Affari spicca il rialzo di Cnh Industrial (+3,2%). Fra i bancari il Banco Popolare, dopo una partenza negativa, balza del 3%, nel giorno dell’avvio dell’aumento di capitale da un miliardo di euro. Bene anche Bpm (+2,1%), Mps (+1,7%), Bper (+1,2%) e Unicredit (+0,7%), mentre Intesa Sp scambia sulla parità.

Fra i petroliferi acquisti su Tenaris (+1,4%) ed Eni (+1,2%), con il prezzo del petrolio che si riporta verso i 50 dollari al barile. Leonardo cede lo 0,7% e scambiano sotto la parità le utility A2A, Terna e Snam.

Come accade da tempo, a metter pressione alle fabbriche tedesche è l’andamento negativo dei mercati emergenti: gli ordinativi esteri sono infatti scesi del 4,3% su mese, quelli interni sono saliti dell’1,3%.

Chiusura debole per la Borsa di Tokyo: l’indice Nikkei 225 ha terminato la prima seduta della settimana con una flessione dello 0,37% a 22.516 punti. Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha trattato in rialzo sui mercati asiatici. L’oro è poco mosso in Asia a 1.241,29 dollari, con una flessione dello 0,23%.