Legittima difesa, il centrodestra si compatta per dire ‘no’ alla legge
04 Maggio 2017
di Redazione
Il testo, che modifica il codice penale, sarà licenziato oggi a Montecitorio per passare al Senato. “Questi non sono normali, sono tutti scemi”, commenta a Radio Padania il leader della Lega Nord, Matteo Salvini. “Legittima difesa di notte? – ha commentato Salvini -. Siamo alla difesa variabile in base alle fasce orarie. C’è poi il grave turbamento psichico, che è assolutamente discrezionale per il giudice”. “Per fortuna esiste la Lega – ha aggiunto – li terremo chiusi tutta notte in Parlamento”.
Diventa giusta la reazione di fronte ad un’aggressione e all’introduzione violenta nelle proprietà , ma sempre con la necessità di proporzione tra difesa, offesa e attualità del pericolo. Sono questi i nuovi confini della legittima difesa, previsti dalla legge che la Camera si appresta a votare oggi, con il favore della maggioranza e la contrarietà del centrodestra.
“Questa legge non è scritta per i cittadini onesti”. È il giudizio poco clemente di Silvio Berlusconi sul testo di riforma della legittima difesa che dopo il voto finale della Camera previsto per oggi passerà al vaglio del Senato. Una legge che resta importante anche perché ha marcato nettamente le distanze tra maggioranza ed opposizione: sul tema della sicurezza Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia si sono ricompattati.
La Lega aveva presentato un emendamento, poi bocciato dal Pd, per introdurre la presunta proporzionalità , come spiega Ignazio La Russa. “In alcuni casi specifici ovvero se si viene aggrediti in casa con modalità violente il cittadino che si è difeso non deve essere sottoposto al giudizio del magistrato – spiega La Russa – Non può essere il magistrato a decidere la proporzionalità della reazione se sussistono quelle condizioni nelle quali appunto la difesa va considerata comunque legittima. Con la bocciatura di questo emendamento tutto il resto non conta, è fumo negli occhi. In sostanza non cambia nulla”.
La legge prevede che la difesa sia legittima come “reazione ad un’aggressione commessa in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell’introduzione nei luoghi con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno”. Ma si lascia “al giudice un margine per decidere e valutare quella condotta” come spiega il relatore del provvedimento, David Ermini, Pd, che prova a liquidare le critiche di Berlusconi definendole “generiche” e accusa Forza Italia di “volersi sottrarre a qualsiasi responsabilità politica dicendo no ad una buona riforma”.