Meningite uccide ancora in Toscana, 13 morti in due anni
22 Novembre 2016
Lilia Agata Caputo, insegnante 64enne originaria di Rimini, ma residente a Viareggio, non ce l’ha fatta: è morta ieri di meningite complicata da una vasculite all’ospedale di Livorno.
Il calvario di Lilia era iniziato un mese fa circa quando l’insegnante ha cominciato a lamentare la comparsa di febbre alta associata all’ improvvisa comparsa di altri sintomi che hanno fatto subito ipotizzare una potenziale meningite. La donna è stata ricoverata inizialmente all’ospedale Versilia; quando poi una serie di esami specifici hanno confermato che l’insegnante aveva contratto la meningite, malattia infettiva potenzialmente letale, la donna è stata trasferita nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Livorno.
Dopo alcuni giorni le condizioni della donna sono migliorate a tal punto da indurre i medici dell’ospedale livornese a sciogliere la prognosi dichiarandola fuori pericolo. E invece il miglioramento delle condizioni si è rivelato illusorio. Lilia ha contratto la vasculite malattia provocata da una infiammazione dei vasi sanguigni che ha portato al drammatico epilogo.
In Toscana negli ultimi due anni sono stati registrati un terzo dei casi italiani di meningite, in particolare i casi toscani sono stati 73 e i decessi 13 .
In queste ore si piange anche un’altra vittima di questa patologia: questa mattina a niente è servito l’intervento immediato del personale medico del Santa Maria Nuova che hanno soccorso una donna di origini russe di 45 anni; alle prime luci del sole la ragazzi che viveva a firenze si si è spenta per aver contratto una meningite fulminante.