Valls: “il partito socialista è morto”. E si candida con Macron
09 Maggio 2017
di Redazione
La grande fuga dal carro diroccato del Partito socialista francese, fermo secondo gli ultimi sondaggi ad appena il 9% dei consensi, è già iniziata. Le legislative di giugno sono vicinissime e Valls, l’ex premier e uomo di Hollande, ha capito l’antifona drammatica ed è corso ai ripari. “Questo partito socialista è morto, è alle nostre spalle”, ha dichiarato, infatti, intervenendo questa mattina su RTL. “Non è questione di valori, deve superarsi”, ha aggiunto esortando la direzione ad essere “molto più chiara di ora” sulla sua posizione nei confronti di Macron.
“Il partito socialista è morto…quando si fa il 5% o il 6% alle presidenziali, il Partito socialista, questo è un certificato di morte”, gli ha fatto eco Didier Guillaume, presidente del gruppo socialista al Senato, vicino a Manuel Valls, per il quale non è necessaria “una piattaforma socialista” per le legislative di giugno, in considerazione delle divisioni interne e del risultato delle presidenziali. In pratica il Partito socialista dovrebbe astenersi dal presentare candidati.
Valls, intanto, sta invitando tutti “i deputati uscenti, progressisti, quanti hanno esortato a votare Macron prima del primo turno, quanti auspicavano una sua vittoria”, a fare come lui. “Tutti quelli che si riconoscono nel progetto riformista di Emmanuel Macron dovrebbero impegnarsi pienamente”, ha detto.
Dal Movimento, intanto, hanno però fatto sapere che l’investitura di Valls non è automatica. Nella sua circoscrizione, dicono, è “già stata scelta una candidata”. Nel frattempo En marche! ha cambiato nome, e la Republique en marche è il movimento politico appena costituito. Nasce con lo scopo di dare una maggioranza parlamentare al futuro presidente nell’Assemblea Nazionale, grazie alle legislative di giugno. I nomi dei candidati nelle 57 circoscrizioni saranno, comunque, annunciati giovedì.