MPS: ok piano di salvataggio ma titolo crolla in Borsa
26 Novembre 2016
L’assemblea straordinaria degli azionisti ha dato il via libera al piano di salvataggio di MPS, Monte Paschi, piano che coinvolge i soci della banca, i mercati, il governo. Se il piano di salvataggio dovesse fallire non è chiaro quale sarà il destino della banca senese. Se invece il piano dovesse riuscire, questo non basterà a placare chi ha perso tanti soldi negli ultimi anni.
MPS è al terzo aumento di capitale in tre anni, parliamo di miliardi di euro, a fronte di una capitalizzazione della banca stimata attorno al mezzo miliardo di euro. Il piano di risanamento della banca prevede subito migliaia di licenziamenti, la chiusura e l’accorpamento di decine di filiali, mentre fiato sospeso per gli azionisti che hanno già visto perdere valore ai loro pacchetti.
Se il piano fallisse, MPS dovrà rivolgersi a Bankitalia e BCE, nella speranza di rientrare nel bail-in. L’incertezza e la volatibilità si espanderebbero a quel punto in tutto il sistema bancario italiano. Gli stress test della BCE hanno comunque mostrato che se MPS si ritrovasse in una fase economica critica, le sofferenze accumulate non le permetterebbero di parare i colpi di una crisi: sul banco degli imputati, le gestioni della banca che hanno portato a una situazione così disastrosa, facendo pagare gli errori del management ad azionisti e dipendendi.
L’amministratore delegato di MPS, Marco Morelli, durante l’ultima assemblea straordinaria, ha illustrato il piano di salvataggio approvato, turandosi il naso, dai soci. Lunedì 28 novembre scatta l’offerta per la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni MPS che si chiuderà venerdì 2 dicembre. Obiettivo di Morelli è raccogliere circa un miliardo di euro, mentre l’aumento di capitale dovrebbe arrivare attorno ai 4/5 miliardi. La speranza è che intervengano investitori esteri come il Fondo sovrano del Qatar.
Ma i mercati non brindano al piano di salvataggio: il titolo negli ultimi giorni è crollato in Borsa e, dopo una serie di stop and go, ha chiuso in perdita del 13% a 20 centesimi. “Il piano funziona – ha detto con ottimismo il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan – E’ chiaro che siamo in una fase di incertezza, ma i mercati hanno già dato un prezzo all’incertezza e danno segnali meno preoccupanti di quanto possa sembrare”. “Abbiamo fiducia sull’efficacia del piano – ha detto ancora Padona – sono conseguente con quello che sto dicendo”.