Mps crolla in Borsa del 7,3%. E crescono i dubbi sul piano

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Mps crolla in Borsa del 7,3%. E crescono i dubbi sul piano

29 Novembre 2016

E’ entrata nel vivo la prima fase della ricapitalizzazione o salvataggio, che dir si voglia, del Montepaschi, con la conversione volontaria (in nuove azioni del Monte) di 4,289 miliardi nominali di bond: è solo uno dei tasselli e, per andare in porto, alla fine il bilancio complessivo della manovra deve portare nelle casse della banca 5 miliardi di mezzi freschi.  Dalla conversione dei bond la banca si aspetta grosso modo un miliardo, potrebbe arrivare fino ad un miliardo e mezzo. Intanto il mercato continua a portare il titolo del Monte sulle montagne russe.

La principale incognita è che se l’intera manovra non avrà successo, c’è il rischio che la banca sia soggetta alle misure di risoluzione, l’ormai tristemente nota direttiva comunitaria che prevede il coinvolgimento di azionisti prima e a seguire degli obbligazionisti nel ripianamento delle perdite; la più grave di queste misure è quella del “bail in“. Ma non è l’unica incognita: le avvertenze ai risparmiatori ricordano che è ancora in corso l’ispezione della Bce sui crediti del Monte. Le conclusioni arriveranno solo nel primo semestre del 2017, dunque ad aumento di capitale già realizzato, ma a seconda di quello che certificherà Francoforte, potrebbe ancora esserci “un impatto rilevante sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della banca”, persino con “riflessi sulla continuità aziendale”.

Quanto al resto, Piazza Affari chiude in forte calo. Il Ftse Mib cede l’1,81% a 16.216 punti. Forte pressione sui titoli del comparto bancario con Mps che ha indossato la maglia nera con un tonfo del 13,8% a 17,24 euro nel primo giorno del raggruppamento azionario e del delicato piano di conversione volontaria delle obbligazioni subordinate. Male anche gli altri titoli del comparto: Banco Popolare ha ceduto il 5,05% a 1,786 euro, Popolare di Milano il 5,04% a 0,28 euro, Intesa SanPaolo il 3,22% a 1,955 euro e Unicredit il 4,52% a 1,881 euro.