Caso Rebibbia, Giovanardi (IDeA-Popolo e Libertà): “Bonafede dovrebbe autosospendersi”
20 Settembre 2018
di Carlo Mascio
“Il Governo gialloverde, che si definisce come l’avvocato dei cittadini italiani, ha sospeso senza nessuna istruttoria o approfondimento tre cittadine lavoratrici (Ida Del Grosso, direttrice della casa circondariale femminile di Rebibbia, la sua vice Gabriella Pedote e il vice comandante del reparto di polizia penitenziaria Antonella Proietti) ritenendole in qualche modo responsabili del gesto di follia di Alice Sebesta, la donna detenuta a Rebibbia che martedì ha provocato la morte dei suoi figli gettandoli dalle scale”. Lo dichiara Carlo Giovanardi (IDeA – Popolo e Libertà). “In Paese democratico – prosegue l’ex parlamentare-, il Parlamento fa le leggi, il ministro della Giustizia dovrebbe vigilare sulla loro applicazione, i magistrati decidono sul caso singolo. Stando a questa logica istituzionale, non si capiscono i motivi per i quali (o forse si capiscono troppo bene) immediatamente debbano a tutti i costi volare gli stracci per dare qualcuno in pasto a quell’ala forcaiola dell’opinione pubblica che pretende subito un colpevole. Se ci sono responsabilità per la morte di quei poveri bambini – conclude Giovanardi – prima vanno accertate e poi puniti i colpevoli. Se si ritiene, invece, che ci sia una responsabilità oggettiva, il primo ad autosospendersi dal suo incarico dovrebbe essere il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede”.