Olivicoltura pugliese in ginocchio, i fondi prima ci sono e poi spariscono dal decreto Genova. “Il Governo intervenga”

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Olivicoltura pugliese in ginocchio, i fondi prima ci sono e poi spariscono dal decreto Genova. “Il Governo intervenga”

16 Novembre 2018

Oltre 90.000 ettari danneggiati nell’areale delle province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia per danni stimati intorno a un miliardo di euro, suddiviso tra produzione olivicola non raccolta ed indotto. Sono queste le gravissime conseguenze degli eventi atmosferici che si sono abbattuti sulla Puglia tra febbraio e marzo 2018. In questi giorni a chiedere un intervento ad hoc al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo per “garantire agli olivicoltori pugliesi il supporto vitale” è il senatore di Idea Gaetano Quagliariello che fa proprio l’allarme lanciato da Confagricoltura Puglia.

Il territorio epicentro del danno è davvero il cuore dell’olivicoltura pugliese, dove – per intenderci – si ottengono le maggiori rese per ettaro e si produce il famoso olio extravergine di qualità più elevata. Per la maggior parte del territorio coinvolto l’annata agraria 2018-2019 sarà di fatto un’annata a “produzione zero” a cui, in alcuni casi, si aggiunge anche un danno strutturale dovuto alle “bruciature” causate dalle gelate, che necessiteranno di un periodo di trattamento minimo di 5 anni per tornare in piena produzione. Il devastante impatto del danno è stato certificato anche dalle relazioni istruttorie dei servizi territoriali della Regione, che per la provincia di Bari hanno stimato un danno medio del 70 per cento della produzione lorda vendibile olivicola e per la provincia di Barletta-Andria-Trani hanno stimato un danno medio addirittura del 90 per cento. Un disastro paragonabile solo a quelli del 1929 e del 1956, quando fu l’intera olivicoltura italiana ad essere messa in ginocchio

“Ricordo anche che, come se non bastasse, il medesimo territorio era già stato duramente colpito dalla epidemia della Xylella fastidiosa” – afferma Quagliariello nella sua interrogazione. 

Va detto che la Regione Puglia con una prima delibera di Giunta a luglio 2018 e con una seconda delibera a settembre ha approvato misure eccezionali per far fronte alle “avversità atmosferiche del 2018”, un impegno accolto in un primo tempo anche dal famoso Decreto Genova del Governo gialloverde. Il problema però è che le “Disposizioni urgenti per le imprese agricole della Regione Puglia” inserite nel Decreto sarebbero poi state stralciate dal testo successivamente promulgato per “difetto di omogeneità” con il resto dell’articolato dell’atto normativo.

“Chiedo al ministro che queste disposizioni a favore degli ovicoltori vengano inserite nell’ambito dell’imminente esame del disegno di legge di bilancio per il 2019 – afferma Quagliariello -. Le imprese agricole pugliesi devono accedere agli interventi previsti per favorire una vera ripresa dell’attività economica e produttiva”.