Se il pluralismo (?) informativo è a senso unico
28 Marzo 2019
Tutto bello, insomma, quasi perfetto.
Peccato che la celebrazione proposta dal quotidiano l’Adige e dal presidente della Repubblica mettesse quantomeno tra parentesi una grande preoccupazione: è possibile che in una regione come il Trentino Alto Adige un solo editore, Athesia di Michl Ebner, possieda tutti e 4 i quotidiani della regione (cioè Dolomiten, Alto Adige, Trentino e l’Adige)?
E’ questo pluralismo, libertà di stampa, o qualcosa di assai diverso? L’allarme era stato lanciato, nei giorni della campagna acquisti dei quotidiani trentini (Trentino e l’Adige), da varie personalità, compresi alcuni giornalisti e il consigliere provinciale trentino del Pd, Alessio Manica, che così si esprimeva: “Penso ci sia un buco normativo. Non è possibile che su un territorio autonomo come il nostro si verifichi un tale accentramento” (https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/25/trentino-gruppo-athesia-compra-ladige-ora-possiede-i-4-quotidiani-della-regione-pluralismo-dellinformazione-a-rischio/4516793/).
I fatti di questi giorni, ben descritti qui http://www.lanuovabq.it/it/assalto-a-convegno-anti-gender-clima-da-anni-70 potrebbero forse tranquillizzare il consigliere del Pd: è vero che l’accentramento c’è, ma sembra vada in una sola direzione, rigorosamente a sinistra.
In effetti dopo l’evidente aggressione da parte dei centro sociali, di alcune femministe e della Cgil al convegno organizzato da due assessori sulla bellezza e l’evidenza della differenza maschio/femmina, in funzione anti gender, sia il Trentino, che ancora di più platealmente l’Adige, hanno concesso per giorni un enorme spazio alle “ragioni” del contestatori, minimizzando la loro violenza e intolleranza, e quasi nulla a quelle degli organizzatori, e di quel mondo cattolico e di genitori, che li sosteneva. Per ora dunque i fatti sono questi: l’informazione di una intera regione è quasi totalmente in mano ad un solo editore, a suo tempo schierato politicamente con l’Ulivo, con evidenti ripercussioni sulla possibilità di una informaizone veramente pluralista.