Il Pdl pugliese fa quadrato attorno a Berlusconi e al suo futuro politico
11 Dicembre 2010
Confronto e dialogo tra la gente per ribadire in questo fine settimana, in tutta Italia, il sostegno al Governo Berlusconi. Anche il Pdl pugliese ha dato il suo contributo con due manifestazioni a Barletta e a Francavilla Fontana, oltre alle decine di gazebo in tanti Comuni della regione. Gli elettori dunque, accorsi numerosi nella multisala Paolillo a Barletta, sono stati chiamati a raccolta insieme ai simpatizzanti del partito.
La scelta di Barletta è stata dettata dalla volontà di accendere i riflettori sul capoluogo di provincia chiamato la prossima primavera al voto. Una città, infatti, dove alle ultime amministrative ha vinto il centrosinistra. All’iniziativa, anticipata da un video-messaggio del Presidente del Consiglio, hanno partecipato vertici del partito, consiglieri regionali ed amministratori locali che hanno sottolineato la necessità della mobilitazione a favore del “governo del fare” che, dopo la vittoria del 2008, e la fiducia delle Camere ottenuta solo 60 giorni fa, ha pieno diritto di continuare a governare il Paese.
Sul voto in Parlamento del 14 dicembre, che potrebbe decidere le sorti del governo, nessun dubbio da parte del coordinatore pugliese del Popolo della Libertà, Francesco Amoruso: “la fiducia deve essere riconfermata a Montecitorio e a Palazzo Madama. Questo Governo ha fatto molto e ha consentito all’Italia di saper affrontare la crisi economica. Da qui l’invito dalla Puglia a rimanere forti e uniti”.
Con tono autocritico anche il Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ha ribadito l’importanza di scendere in piazza per iniziare un percorso di comunicazione sul territorio per illustrare i contenuti dell’esperienza di questo governo. “La mobilitazione infatti”, ha ribadito l’ex governatore, “vuole richiamare alla coerenza e all’impegno diretto al di là di quel sentimento di “incazzatura”, poiché questa crisi non aveva motivo di esistere”. Non è mancato poi un passaggio sulla riforma del federalismo fiscale, che deve ancora entrare in vigore, ma che tanto divide il Paese, e quello sul Piano per il Sud. “Quest’ultimo”, ha continuato il Ministro, “ha portato una vera e propria innovazione: con l’obiettivo di concentrare e non disperdere le spese, ha affermato il principio di chi fa, che cosa e in che tempi. Per continuare a fare tutto questo è indispensabile un messaggio di sostegno e di vicinanza al Presidente Berlusconi che rappresenta un punto di forza ineludibile”.
Sulla scia del programma “Vieni via con me” della coppia Fazio-Saviano, anche il Sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, ha fatto un breve elenco delle cose realizzate da questo governo, nel ribadire le buone ragioni del sostegno al Presidente per collaborare insieme al completamento degli impegni assunti per la legislatura. Ad esempio rispetto all’elenco dei 30 più pericolosi latitanti stilato all’inizio dell’attività di governo, oggi ben 28 di quei 30 sono in carcere, al regime del 41 bis. “Oggi”, ha concluso, “vi è una determinazione politica tesa a fare sempre qualcosa di più, a non rassegnarsi, a ottenere dei risultati stabili”.
“Si avvicina il giorno della disfida”, ha detto il Vicepresidente vicario dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello. “Siamo arrabbiati, ma sereni, perché abbiamo avuto una linea politica che non abbiamo mai abbandonato. In questo momento epocale in cui la crisi europea si è maggiormente aggravata, l’Italia non è stata l’anello debole della catena, nonostante una macchina dello Stato pesante ed un costo dell’energia sproporzionato. Abbiamo retto e anche bene, ma per crescere occorre stabilità politica e la nostra moralità ci dice che dobbiamo lasciare un’Italia migliore di come l’abbiamo ricevuta. E allora aiutiamo questo governo ad andare avanti, ad essere più forte ed efficiente e ad avere nella forza popolare il suo ancoraggio”.
La necessità di far fronte comune attorno al premier in questa occasione ha messo insieme il trio Fitto-Mantovano-Quagliariello, indicati da Berlusconi, quali punti di riferimento in Puglia, per affermare ancora una volta una forza politica seria che sa gestire le tensioni.