Carabiniere spara al ladro albanese: il paese si schiera dalla sua parte
26 Febbraio 2017
Un uomo, un albanese, è in coma dopo essere stato raggiunto alla testa da un colpo sparato da un carabiniere a Monte San Giusto: era alla guida di un’auto risultata rubata, con cui ha tentato di investire i militari di una pattuglia che stava effettuando dei controlli, dato che nella zona erano stati messi a segno dei furti in appartamento. Nella concitazione è partito il colpo, esploso con una pistola di ordinanza. Il giovane ferito non ha documenti con sé e non è stato ancora identificato. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Macerata.
“Posso dire che il militare è dispiaciuto dal punto di vista umano per quanto accaduto – riferisce il colonnello Stefano Di Iulio, comandante provinciale dell’Arma –, dato che si tratta di una vita. Però è sereno perché consapevole di aver agito in una situazione di estremo pericolo per la sua incolumità , dunque nel rispetto delle procedure. Inoltre è assolutamente fiducioso nell’operato della magistratura. Queste sono situazioni spiacevoli, molto forti dal punto di vista umano, però c’è anche la serenità su quanto fatto e la fiducia che tutto emergerà con le indagini“.
Tutto il paese non ha esitato a stringersi intorno al carabiniere. Gli abitanti di Monte San Giusto si stanno organizzando e a giorni daranno vita a un comitato cittadino a difesa del carabiniere in questione. E lunedì attiveranno un conto corrente per sostenere lui e la sua famiglia: i militari dell’Arma di mezza Italia si sarebbero dichiarati già disponibili a versare ciascuno una somma e ci sarebbero avvocati pronti a rendersi disponibili per il patrocinio gratuito.
“Quel carabiniere ha fatto solo il suo dovere cioè difendere i cittadini. Ci auguriamo che non gli succeda nulla a livello di conseguenze legali”, ha detto il proprietario della casa violata dal ladro prima che intervenissero i militari. E sono tanti i commenti così. Ma probabilmente siccome si tratta di un immigrato, il carabiniere non avrà vita facile.