Il Centrodestra unito vince: una sorpresa solo per i giornaloni

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Il Centrodestra unito vince: una sorpresa solo per i giornaloni

27 Giugno 2017

Non si capisce perché stupisca  la vittoria del centrodestra e la conquista di città rosse in Liguria, Toscana ed Emilia, visto che il centrodestra ha vinto nel 1994, nel 2001, perse di misura nel 2006, e vinse nuovamente nel 2008. Questo pur avendo un “deep state”, come direbbero negli Usa, profondamente ostile. E rendiamoci conto che il Partito democratico non vinse le elezioni nel 2013 con Bersani e che Renzi è stato sconfitto sonoramente il 4 dicembre 2016 al referendum costituzionale. 

Il centrodestra perdeva le elezioni locali, ora le vince e vince anche in città come Genova. Se gli elettori del Pd non vanno a votare (e in Italia la sinistra tradizionalmente va a votare) significa che non sono più motivati. Non si capisce perché se Macron vince in Francia con un astensionismo record, in Italia i giornaloni festeggiano Macron e la fine della sinistra in Francia. Se invece in Italia vince il centrodestra unito, prende addirittura città rosse come Genova,  tutti i giornaloni a strapparsi le vesti perché la sinistra perde e Renzi non potrà fare le larghe intese con Berlusconi. 

In realtà, Macron, che non è mai stato socialista, ha vinto perché il partito socialista francese, il più forte partito di sinistra in Francia (il partito comunista in Francia fu sconfitto da Mitterand, mentre da noi Craxi  fu fatto fuori) ha deciso con Hollande di estinguersi. La Francia ha dato una grande lezione politica al paese di Machiavelli. Senza colpi di scena, tribunali, gogne di qualsiasi tipo, la classe politica si è messa d’accordo per ristrutturare il  sistema. Non è stato Macron a rottamare il partito socialista, si è semplicemente dimesso da ministro dell’economia di Hollande e ha corso da solo, definendosi né di destra, né di sinistra. 

Fillon è stato azzoppato perché poteva vincere, però anche Fillon, dopo il primo turno, si è pronunciato per Macron. In Francia il partito socialista si è autoeliminato e Macron governa con i gollisti, la destra classica francese. Macron è protezionista, vuole impedire ai cinesi di accedere ai grandi appalti per costruire infrastrutture in Francia  e vorrebbe perfino rivedere l’accordo di vendita dei cantieri di Saint Nazaire a Fincantieri. Salutato in Italia come il salvatore dell’Europa, Macron è soprattutto francese. In Francia sono rimasti sul campo Macron e Marine Le Pen. Senza grandi sfracelli come in Italia, la classe politica francese ha deciso di ristrutturarsi, lasciando inalterato il sistema elettorale. 

La Francia ha capito che Trump ha vinto le elezioni e non è un incidente passeggero, come credono i nostri giornaloni. La Stampa ha reso noto che il presidente della Heritage Foundation, un repubblicano non trumpista, ha detto a Venezia a un parterre di imprenditori, politici ed economisti che l’Europa non deve allontanarsi dagli Stati Uniti, per non finire sotto il tallone della Germania. Se lo farà, ne pagherà le conseguenze. E la Brexit è un modello da seguire. I francesi hanno capito cosa sta accadendo e hanno eliminato i tradizionali partiti del dopoguerra, perché non c’è più la guerra fredda. L’establishment italiano non ha ancora capito quali cambiamenti internazionali sono in corso.

Non si capisce neppure perché l’Italia, che ha scelto il sistema maggioritario con un referendum nel 1993, debba tornare al sistema proporzionale, che la rende ingovernabile come nella prima repubblica, affinché Renzi possa allearsi con Berlusconi, che dal Pd è stato odiato e espulso a vita dalla politica. Altrimenti, dicono, vincono gli antieuropeisti 5 stelle. Però il centrodestra unito può vincere, lo dimostrano le ultime elezioni locali e non si capisce perché, nonostante Renzi abbia perso il referendum del 4 dicembre e il Pd sia spaccato e balcanizzato, Berlusconi debba divorziare dal centrodestra e allearsi col segretario del Pd perdente. Dobbiamo abolire gli italiani, se non votano come vorrebbero i giornaloni che non si sono ancora accorti che Hillary Clinton non è presidente degli Stati Uniti d’America?