Germania, Merkel apre ai matrimoni omosessuali

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Germania, Merkel apre ai matrimoni omosessuali

28 Giugno 2017

La cancelliera tedesca Angela Merkel si è detta favorevole a lasciare libertà di coscienza ai parlamentari del suo partito quando verrà votata in Parlamento la legge per legalizzare i matrimoni gay. Si tratta di una presa di posizione della cancelliera che hanno fatto il giro del mondo: sia perché finora la posizione di Merkel e del suo partito era stata di relativa chiusura sul tema e aveva creato di fatto un’impasse parlamentare da cui non sembrava si potesse uscire; sia per le implicazioni politiche di un tale cambiamento, che secondo alcuni osservatori si deve all’avvicinarsi delle elezioni parlamentari, che si terranno in Germania nel settembre 2017.

A tre mesi dalle elezioni politiche, e alla ricerca di un quarto mandato, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha aperto così all’ipotesi di una legge che permetta le nozze omosessuali in Germania. In un’intervista alla rivista femminile Brigitte, Merkel per la prima volta si è detta aperta a concedere libertà di coscienza ai deputati tedeschi sul tema delle unioni tra persone dello stesso sesso, senza imporre alcuna disciplina di partito. Ha ammorbidito, ina maniera furba, la sua posizione su una questione che i potenziali partner di una coalizione hanno posto come condizione. Sia i socialdemocratici della Spd, che attualmente sono al governo con Merkel con la cosiddetta “Grosse Koalition”, sia i liberali dell’Fdp, sia i Verdi, sono potenziali partner di coalizione dopo il voto di settembre e hanno chiarito che le nozze gay sarebbero una delle condizioni per l’alleanza.

Rispondendo alla mossa, il leader della Spd Martin Schulz, sfidante di Merkel per il ruolo di cancelliere, la incalza e ha addirittura annunciato che il suo partito spingerà per un voto in Parlamento già questa settimana. “Merkel ha preso una posizione e ora la prendiamo in parola”, ha detto il socialdemocratico, facendo notare che la coalizione conservatrice di cristiano democratici e socialdemocratici bavaresi sembra riconoscere “una realtà socialmente accettata”.