Algeria. Lega diritti umani: “Il 12 in piazza anche con divieto”
01 Febbraio 2011
di redazione
Nonostante il divieto delle autorità, il ‘comitato per il cambiamento e la democrazia’ marcerà ad Algeri il 12 febbraio. Lo ha annunciato il presidente della Lega algerina per i diritti umani (Laddh), Mostefa Bouchachi.
"Marceremo con o senza autorizzazione", ha detto, in un’intervista al quotidiano El Watan, "non esiste nessuna legge che vieta le marce e lo stato d’emergenza è anticostituzionale". Lo stato d’emergenza "instaurato forse per lottare contro le violenze politiche e il terrorismo degli anni ’90", ha spiegato, "è oggi sfruttato contro il popolo algerino per impedirgli di esprimere il suo punto di vista".
"Il regime algerino", ha aggiunto, "ha usato la violenza degli anni ’90 per fare paura agli algerini. Ha usato ogni mezzo per colpire la credibilità dei partiti politici e della società civile", "per neutralizzare il popolo e isolarlo". Il ministro dell’interno, Daho Ould Kablia, ha ribadito pochi giorni fa, che tutte le marce ad Algeri sono vietate. Insieme alla Laddh, manifesteranno nella capitale anche sindacati autonomi, associazioni studentesche, il movimento degli Arch della Cabilia e partiti, tra cui il Raggruppamento per la cultura e la democrazia (RCD). La marcia organizzata dall’RCD il 22 gennaio è stata bloccata dalle forze di sicurezza.