Aver portato le primarie in Tribunale costerà a Lauro 15mila euro

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Aver portato le primarie in Tribunale costerà a Lauro 15mila euro

16 Marzo 2011

di M.M.

In molti si sono chiesti in questi giorni, a fronte dell’ufficializzazione della candidatura di Morcone a sindaco di Napoli, che ne fosse stato delle primarie tanto volute quanto poi ignorate dal Partito democratico.

Le avevamo lasciate in Tribunale, dopo il ricorso presentato dall’avvocato Francesco Saverio Lauro con l’intento di fare chiarezza nelle sedi appropriate sulle presunte irregolarità verificatesi in occasione del voto, in base alle quali è stata contestata la vittoria di Andrea Cozzolino, già delfino di Antonio Bassolino. Poi è arrivata la tanto attesa decisione dei giudici, che tuttavia ha lasciato con l’amaro in bocca chi credeva che finalmente si sarebbe sbrogliata la matassa delle primarie, in un modo o nell’altro. Invece, il giudice Eduardo Campese ha liquidato la questione dicendo semplicemente che "la violazione di quegli impegni comporta una responsabilità di natura politica", perciò non è sanzionabile in sede civile.

Oltretutto, come se non bastasse la delusione per l’ennesimo tentativo di sapere la verità andato a vuoto, a Lauro è arrivata la bella notizia che dovrà anche pagare tutte le spese processuali delle parti chiamate in causa, per un ammontare pari a circa 15mila euro: milleottocento euro a testa, a cui vanno aggiunti 12 euro e 50 di spese, il 20 per cento di Iva e il 4 per cento da destinare alla cassa forense, il tutto moltiplicato per i sei citati, vale a dire i partiti (Pd, Sinistra e Libertà, Federazione di Sinistra, Verdi e socialisti), il comitato organizzatore e il collegio di garanzia.

Insomma, a Lauro la volontà di fare chiarezza, di fronte a quella che ha avuto proprio il sapore di una presa in giro nei confronti dei 44mila che sono andati a votare alle primarie, costerà davvero cara. "Oltre al danno di aver visto annullare le primarie – lamenta Lauro, ex presidente dell’Autorità portuale e animatore dell’Associazione Libertà e giustizia – anche la beffa di pagare le spese. Cosa che farò, avendo perso il ricorso".

Al di là delle tasche alleggerite di Lauro, cui va l’umana solidarietà per essersi consapevolmente invischiato in una causa persa pur di difendere un legittimo principio, ciò che è più grave è che non si è ancora fatto chiarezza su quanto è accaduto. Al contrario, si sta cercando di far finta di nulla, ingannando per l’ennesima volta i napoletani e facendo passare il preoccupante messaggio che, trattandosi della città partenopea, si può pure chiudere un occhio. Fosse successo a Torino, chissà, sarebbe stato diverso. Ma a Napoli si sa come vanno le cose e, anche se ci fossero state delle truffe, forse è meglio archiviare tutto e tentare di uscirne senza porsi troppe domande.