Emergenza immigrati, Berlusconi a Lampedusa: “Isola libera in 60 ore”
30 Marzo 2011
“Lampedusa sarà abitata solo dai lampedusani”. Lo ha detto oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, arrivato nell’isola siciliana per verificare di persona lo stato dell’emergenza immigrati. E ha preso un impegno personale con i cittadini: “Isola libera in 48-60 ore”.
Accolto da un lungo applauso nella piazza del municipio il Cavaliere ha detto che il governo provvederà a risarcire Lampedusa per tutti i disagi che sono derivati dagli sbarchi degli immigrati. In concreto saranno stanziate le risorse necessarie per migliorare i servizi di base dell’isola: fognature ed elettricità in testa.
"Il piano di sgombero di Lampedusa è già scattato a mezzanotte”, ha detto. Sei navi passeggeri in grado di trasportare un totale di 10 mila persone preleveranno i migranti dall’isola per condurli nelle zone di permanenza in tutta Italia. Le operazioni d’imbarco dovrebbero durare due giorni. "Abbiamo ottenuto di far controllare i porti e le coste per non consentire nuovi sbarchi e abbiamo attuato anche misure imprenditoriali. Abbiamo comprato pescherecci affinché non possano essere utilizzati per le traversate e abbiamo ottenuto l’impegno della riaccettazione di tutti i tunisini che riusciremo a portare indietro".
Ma le misure cominicate da Berlusconi non si sono limitate agli aspetti logistici. Ha infatti garantito una moratoria fiscale per i lampedusani e un finanziamento straordinario per la manutenzione e la viabilità dell’Isola. Intanto, ha assicurato lo stanziamento immediato di un fondo per gli interventi immediati. Fra questi, la pulizia della cosiddetta “collina della vergogna”, un piccolo promontorio in cui migliaia di immigrati, ormai da giorni, dormono in condizioni igieniche e sanitarie scadenti. Il premier ha anche parlato di un piano di rilancio per il turismo e, così, Rai e Mediaset saranno incaricati di fare servizi per convincere gli italiani a rivalutare l’isola come meta di villeggiatura.
Annunciato anche un contratto con l’Eni per garantire agli abitanti, e in particolare ai pescatori, prezzi agevolati sul gasolio. “I pescatori stanno vivendo un grande disagio. Serve una riduzione del prezzo del carburante e magari il primo viaggio a costo zero”. “Ho notato anche un degrado del verde – ha detto – mi impegno per un piano apposito di verde e di rimboschimento”.
Le intenzioni di Berlusconi, insomma, sarebbero quelle di far tornare Lampedusa a essere un paradiso. Poi, tra gli schiamazzi dei presenti, ha dichiarato: "Proporrò l’isola di Lampedusa come premio Nobel per la pace". Nel frattempo ha già acquistato su internet una casa a Lampedusa. E’ una villetta bianca che si trova a Cala Francese, a meno di 100 metri dalla pista dell’aeroporto. La villa, che i residenti dicono sia disabitata da qualche tempo, si affaccia su una baia ed è circondata da palme e pini. “Anch’io diventerò lampedusano”, ha detto.
Al municipio, dove erano previsti gli incontri con il sindaco Dino De Rubeis e il presidente della Regione Raffaele Lombardo, il Cavaliere si è fermato a parlare con alcune simpatizzanti. Prima del suo arrivo c’erano stati momenti di tensione scatenati da un gruppo di lampedusani anti-berlusconiani. ”Questo deve essere un momento costruttivo e non di strumentalizzazione politica, non accettiamo strumentalizzazioni da nessuno”, ha detto il sindaco, che ha fatto togliere un cartello con la scritta ‘vergogna’.
Ad ogni modo gli immigrati arrivati sull’isola rimangono in condizioni precarie. I soccorsi non sono riusciti a garantire uguali servizi a tutti, vista l’enorme ondata di sbarchi. Secondo il sindaco De Rubeis per circa duemila migranti (in totale ne sono arrivati circa 6.200) manca il cibo. Pietro Bartolo, responsabile del presidio medico dell’isola e coordinatore dell’attività sanitaria per l’emergenza clandestini, ha dichiarato che, nel centro allestito nell’ex base Loran, ci sono circa 200 bambini, di età compresa fra i 0 e i 15 anni, perlopiù di nazionalità eritrea ed etiope. Ma ha assicurato che sono tutti in buone condizioni di salute. Nel corso del question time a Montecitorio il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha riferito che “13 mila migranti sono già stati trasferiti da Lampedusa nei centri del Viminale” e che “a tutti è stata data assistenza sanitaria e la possibilità di chiedere protezione internazionale”.
Alle 16 di oggi è prevista una conferenza stampa nella base dell’Aeronautica militare. Nel frattempo, però, si è scatenato un acceso botta e risposta tra il ministro degli Esteri Franco Frattini e Matthiew Newman, portavoce competente della Commissione europea. Per il primo, l’Europa si sta dimostrando “assolutamente inerte in questo periodo”. ”Quando ci sono afflussi improvvisi di rifugiati verso uno o più paesi l’Europa deve adottare un piano straordinario che include la distribuzione verso i paesi membri degli sfollati". Ma Newman non ne ha voluto sapere e ha risposto in modo perentorio: ”Quanto abbiamo visto finora è che le persone arrivate in Italia dalla Tunisia sono per lo più migranti per motivi economici quindi se ne stanno occupando le autorità italiane e sono loro responsabili”. Quello che la Commissione europea sta facendo, ha precisato, è mettere a disposizione dei fondi specifici per il rimpatrio volontario dei migranti. Da Bruxelles arriveranno 80 milioni di euro per il 2010-2011 ma, se fosse necessario, l’Italia potrebbe chiedere maggiori risorse per le situazioni d’emergenza.