Germania: socialisti finiti, Merkel traballa e arriva la destra
24 Settembre 2017
Se stiamo alle notizie che arrivano dalla Germania sul voto tedesco, Angela Merkel si avvia verso il quarto mandato di cancelliere ma stavolta ha poco da festeggiare e il suo lungo regno ormai traballa. La Cdu-Csu cede l’8 per cento del suo tesoro elettorale, prendendo circa il 33 per cento dei voti, il peggior risultato dal 1949, e lo schema della “Grande Coalizione” con cui Angela aveva governato negli ultimi anni salta irrimediabilmente. Il tonfo più sonoro è quello della sinistra, il partito socialista tedesco crolla al 20 per cento, il peggior risultato di tutti i tempi, tanto da far dire a Martin Schulz che “è un giorno difficile e amaro per la socialdemocrazia” ma soprattutto che i socialisti andranno all’opposizione. Appunto, la fine della “Grande Coalizione”.
Come nel resto dell’Europa, la sinistra appare sempre più in crisi, basta ricordare il voto per le presidenziali francesi, crisi di idee e crisi di proposte utili a governare. In Germania come altrove soffia invece il vento della destra che i giornaloni bollano come “populista”. L’Afd, la destra nazionalista tedesca, è al 13 per cento, terza forza in parlamento con 87 deputati. “Alternativa per la Germania” entra per la prima volta al Bundestag e per Frauke Petry, leader di Afd, è “un terremoto politico”, mentre sui social circolano le immagini della festa nel quartier generale del partito con i militanti che cantano: “Ci riprenderemo il Paese”.
Intorno al 9-10% i liberali, i Verdi e la Linke, la sinistra tedesca. I numeri per una nuova “Große Koalition” ci sarebbero pure, in realtà , ma ormai di una coalizione che tenga dentro i grandi partiti tradizionali non vuole sentir parlare più nessuno e questo dovrebbe essere un monito anche per chi, in Italia, pensa che dopo il prossimo giro elettorale si possa dare vita a governi che non corrispondano ai risultati usciti dalle urne. La verità è che in Germania come altrove ogni forza politica tende a riprendersi la sua identità , avendo compreso che solo così si può resistere all’onda “populista”. Si pensi all’annuncio di Schulz sui socialisti che passano alla opposizione o al commento della Merkel: “Vogliamo riprenderci gli elettori ascoltando le loro preoccupazioni e le loro paure anzitutto facendo buone politiche”. Un esempio? Il contrasto all’immigrazione clandestina…