Charlie: Quagliariello, Europa spietata e totalitaria
30 Giugno 2017
di Redazione
“La morte annunciata del piccolo Charlie non segna solo la fine dell’umanesimo europeo: determina anche la frattura fondamentale del tempo che stiamo vivendo dopo il tramonto delle ideologie tradizionali”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’ e capogruppo di ‘Federazione della Libertà ’. “Da una parte – prosegue – c’è chi ha la presunzione fatale di determinare quale sia una vita degna di essere vissuta, e questa presunzione giunge fino al punto di strappare un bambino all’amore dei suoi genitori che chiedevano solo di provare a proprie spese una cura sperimentale. Dall’altra c’è la consapevolezza della imperfezione della vita, c’è la consapevolezza di non poter mai scegliere per l’altro, tantomeno attraverso l’autorità di un tribunale. L’Europa dei padri fondatori era liberale, laicamente cristiana, tollerante perché consapevole delle tragedie del Novecento; l’Europa di oggi mostra un volto totalitario, laicista, spietato nella sua presunzione di determinare presunti diritti, fino a imporre questi diritti anche a chi non li vorrebbe esercitare, come i genitori del piccolo Charlie ai quali – conclude Quagliariello – va innanzi tutto il nostro pensiero e la nostra solidarietà ”.