Migranti: al via riunione Tallinn, paesi divisi su accoglienza

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Migranti: al via riunione Tallinn, paesi divisi su accoglienza

06 Luglio 2017

E’ cominciata nella capitale dell’Estonia, il piccolo paese che detiene la presidenza semestrale del Consiglio Ue, la riunione dei ministri degli Interni sulla emergenza immigrazione. Confermando le anticipazioni della vigilia, appare evidente che esistono contrasti fra i paesi sulla condivisione degli oneri dell’accoglienza. Visti anche i pasticci fatti sino ad ora. In particolare, il Commissario Ue all’immigrazione Dimitris Avramopoulos ha detto di non condividere la proposta italiana su una modifica del mandato di Triton, per ripartire anche sui porti degli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il ministro belga Theo Francken ha evitato di rispondere a una domanda generale sulla disponibilità ad aprire altri porti europei alle navi che trasportano migranti. Sorridendo ha, infatti, detto: “No, non credo che il Belgio aprirà i suoi porti”.

Il ministro spagnolo Juan Ignacio Zoido ha riconosciuto la necessità di sostenere l’Italia in questa situazione ricordando che “anche la Spagna sta subendo una forte pressione migratoria” e insistendo sull’opportunità di aumentare i rimpatri dei Migranti economici. Secondo il ministro della Giustizia olandese Stephanus Blok, invece, occorre pensare a “maggiori sforzi da parte dei porti africani”. 

Buona parte del Piano d’azione della Commissione va nel senso voluto dal governo italiano: nel riconoscimento all’Italia di stare sobbarcandosi oneri molto maggiori degli altri Stati membri; nella legittimazione europea dell’iniziativa italiana per il codice di condotta per le Ong; e poi nel fatto che si accetti per la prima volta di rimettere in discussione, nel mandato delle operazioni navali dell’Ue (Triton e Sophia), il principio secondo cui l’unico paese di destinazione dei migranti soccorsi in mare debba essere l’Italia.Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha già chiesto di parlarne con i vertici dell’Agenzia Frontex per le frontiere esterne dell’Ue.