Raggi e 5 Stelle, quel pasticciaccio brutto dell’Atac a Roma

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Raggi e 5 Stelle, quel pasticciaccio brutto dell’Atac a Roma

02 Agosto 2017

Estate infuocata per il sindaco Virginia Raggi a Roma. E non solo per l’acqua e la monnezza, ma per il caso Atac, l’azienda per la mobilità capitolina, che sta offrendo un altro spaccato del sistema di potere pentastellato.

Riavvolgiamo il nastro della vicenda: l’ormai ex direttore generale di Atac, Bruno Rota, rilascia una intervista al Corriere della Sera in cui descrive la condizione “compromessa e minata” dai debiti della partecipata del Comune. Rota, che la Raggi descrive come un “grande manager”, è pronto al passo indietro, con buona pace della rivoluzione grillina nelle partecipate che l’assessore Massimo Colomban dava per fatta e grondante risultati. A questo punto, il presidente della commissione trasporti di Roma, Enrico Stefàno, parte lancia in resta e scrive un infuocato commento su Facebook commentando le dichiarazioni fatte su Atac da Rota. Quest’ultimo risponde per le rime al post, accusando Stefàno di avergli parlato, “lui e non solo lui”, di “giovani da promuovere”, “nomi noti”, “sempre i soliti”. Stefàno, il quale, per il ruolo che ricopre, non può certo far assumere o licenziare chicchessia, ha forse esercitato una qualche forma di pressione sull’ex direttore generale di Atac? Sul caso, il senatore Andrea Augello e l’onorevole Vincenzo Piso di Idea hanno già presentato un esposto alla magistratura. Gli occhi sono puntati sui rapporti tra M5S e la società Conduent, citata da Rota.

“Stiamo verificando – spiega Augello – quali e quanti accessi abbiano avuto i rappresentanti della società in Campidoglio nell’ultimo anno, presumendo tra l’altro un livello di interlocuzione sicuramente più serio e consistente di un semplice approccio con il povero Enrico Stefano, con il quale nessuno parlerebbe seriamente di qualsiasi cosa e men che meno di appalti. La nostra idea è che il dottor Rota possa sicuramente fornire documentati chiarimenti sulle sue affermazioni”. “Quanto al presidente della Commissione Trasporti del Campidoglio,” prosegue Augello, “notiamo che nelle ultime ventiquattr’ore è passato da un annuncio di querela per diffamazione ai danni dell’ex direttore generale di Atac a una più prudente richiesta di scuse, fino a far trapelare sul ‘Fatto Quotidiano’, qualche ora fa, le prime parziali ammissioni, facendo spiegare ai suoi collaboratori che non ci sarebbe nulla di male nell’aver incontrato i rappresentanti di una società in grado di proporre nuove e strabilianti tecnologie. Peccato che la ‘Conduent’ lavori già da tempo in Lombardia e sia dunque perfettamente conosciuta dall’ex direttore dell’Atm: dunque non avrebbe avuto alcun senso promuoverla e cantarne le lodi al solo scopo di richiamare l’attenzione del manager sulle tecnologie utilizzate per la bigliettazione da quella società”.

“Speriamo che al più presto la magistratura faccia chiarezza su questa storia”, la conclusione di Augello. Stefàno, pur confermando la querela a Rota, nella giornata di ieri ha pubblicato uno “screenshot” di una sua conversazione in chat con l’ex direttore di Atac, in cui conferma di aver incontrato i rappresentanti della Conduent e di aver parlato con loro dei nuovi sistemi di bigliettazione. Stefàno, che nella conversazione afferma di “non essere un tecnico” e giudica “obsoleto” il sistema Atac, invita Rota ad “approfondire il tema”. Per Augello, a questo punto, è “surreale” che il sindaco Virginia Raggi riconosca “candidamente che il presidente della Commissione Trasporti del Comune di Roma avrebbe ‘solo’ inviato un messaggio all’ex direttore generale Rota” per la segnalazione della azienda. “Qualcuno dovrebbe informarla del fatto che un nuovo appalto sulla bigliettazione, valido per i servizi di trasporto su gomma e su ferro, avrebbe il valore di decine di milioni di euro, diciamo tra i venticinque e i cinquanta milioni di euro”, sottolinea Augello. “Il fatto che il presidente della Commissione, che è un pubblico ufficiale, si impegni in segnalazioni di questo genere è a dir poco inquietante”. Insomma, Stefàno avrà pure voluto brillare di trasparenza pubblicando la sua conversazione in chat con Rota, ma in questa vicenda per il 5 stelle romano, per dirla con Augello, “c’è poco di presentabile o trasparente”.