
Ucraina: esplosione miniera provoca 72 morti

19 Novembre 2007
di redazione
Ventiquattr’ore dopo l’esplosione nella miniera di Zasyadko, vicino Donetsk, sono 72 i morti accertati della tragedia in Ucraina, mentre si affievolisce la speranza di trovare in vita i 28 minatori che mancano ancora all’appello.
Al momento dell’incidente nella miniera lavoravano 457 minatori, 350 dei quali sono stati tratti in salvo.
“Una sciagura che condividiamo”, ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, che ha inviato al collega ucraino Yushchenko, un messaggio di condoglianze.
Da Kiev, arrivano intanto rassicurazioni sugli aiuti alle famiglie. Domenica il primo ministro, Victor Yanukovich, si è recato sul luogo della tragedia è ha assicurato il sostegno del governo.
Nel Donetsk è stato proclamato un lutto di tre giorni, anche se questo non basterà a fermare le polemiche. La regione che rappresenta il bacino carbonifero principale dell’Ucraina nonché la più industrializzata del Paese, è stata spesso in passato teatro di disastri minerari.
Solo nei pozzi di Zasiadko, negli ultimi otto anni si erano verificati quattro incidenti gravi, con un bilancio complessivo di 138 morti. Ma l’esplosione della sacca di grisù’ fra la notte di sabato e domenica sembra avviata a guadagnarsi il triste primato di incidente più grave dall’indipendenza, nel 1991, dell’ex repubblica sovietica.
Finora il caso più drammatico si è verificato nel marzo del 2000 nella regione di Lugansk, con la morte di 80 minatori.
Un messaggio di cordoglio è stato inviato dal presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti.