A Francavilla il Pdl ritrova la sua unità e dimostra di essere un partito concreto

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A Francavilla il Pdl ritrova la sua unità e dimostra di essere un partito concreto

28 Aprile 2011

di V. F.

C’era tutto il Pdl al completo. A cominciare dai senatori Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano. E ancora, l’onorevole Paola Pelino, il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, il vicepresidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, gli assessori regionali Mauro Febbo e Carlo Masci, il neodirettore dell’Arta, Mario Amicone, i presidenti della Gtm, Michele Russo, e della Sangritana, Pasquale Di Nardo, i consiglieri regionali Federica Chiavaroli, Emilio Nasuti, Riccardo Chiavaroli e Nicoletta Verì, l’assessore provinciale Gianfranca Mancini, i sindaci di Chieti, Umberto Di Primio, e di Pescara, Luigi Albore Mascia.

C’era, dunque, un partito forte e unito, ma soprattutto un partito di nomi “scelti” e non “nominati” dall’alto. Di nomi frutto di una selezione, di un impegno sul territorio. E soprattutto dietro quei nomi ci sono persone che non hanno paura del voto della gente. È stato così per l’assessore regionale Mauro Di Dalmazio, che è sceso in campo in occasione delle elezioni comunali di Teramo. È stato così per il consigliere regionale Federica Chiavaroli, alle amministrative di Pescara. Ed è di nuovo così per un altro volto giovane e capace del Pdl abruzzese, l’assessore regionale Federica Carpineta, capofila della lista che a Francavilla sostiene il candidato sindaco Carlo De Felice. Martedì scorso l’apertura ufficiale della campagna elettorale al Park Hotel Alcione, dove si è schierato un Pdl più unito che mai.

Come ha subito sottolineato il senatore Di Stefano nel suo discorso di apertura: “Qui c’è il Pdl, quindi qui ci sono anch’io, come tutti gli amici amministratori che sono venuti a sostenere il nostro candidato. Perché c’è bisogno di un senso di appartenenza più forte, che generi unità per una sfida importante come quella di Francavilla”. Quasi un monito, quello che parte dall’Abruzzo. O meglio, un esempio a cui potrebbe ispirarsi chi, su e giù per lo stivale, sta in qualche modo minando l’unità del Centrodestra. E invece, a Francavilla, la sfida per le prossime comunali è stata quasi un pretesto per ricordare alla gente quello che il Pdl rappresenta: un partito vero, dotato di una classe dirigente, di un’organizzazione ma soprattutto di un confronto interno schietto e costruttivo.

Un partito che, come tale, è vicino ai suoi candidati, come ha sottolineato Paola Pelino. E che quindi sarà con convinzione al fianco del progetto politico che il Centrodestra ha elaborato per Francavilla. Parte da qui l’impegno di Federica Carpineta per Francavilla, “una città – ci tiene a ribadirlo – in cui non sono nata ma che, insieme alla mia famiglia, ho scelto e che forse per questo amo ancora di più”. Un motivo più che valido per scendere in campo, per dire basta. “Basta alla solita classe dirigente, che da trent’anni governa Francavilla. – afferma la Carpineta – Basta ai personalismi. La squadra che presentiamo è nuova e giovane e il partito ci ha creduto fortemente. Siamo in un nuovo secolo, le forze nuove e giovani della città si candidano a guidarla verso il futuro. La sfida è difficile, me ne rendo conto, ma stasera sento che tutto il partito è con noi e la collaborazione della filiera istituzionale sarà fondamentale”.

Una convinzione espressa anche dal candidato sindaco Carlo De Felice: “Sapevo – sono state le sue parole – che il partito era con me, poiché ha sempre dimostrato di premiare la lealtà e di fuggire i personalismi che hanno bloccato in passato una città bella e dalle grosse potenzialità come Francavilla. Abbiamo bisogno di far ripartire in fretta questa nostra città, farla tornare la perla della costiera adriatica: lo faremo tutti insieme, perché grazie alla nostra vittoria si ricomporrà la filiera istituzionale che legherà Francavilla alla Provincia, alla Regione, al Governo nazionale”. Volti nuovi, forze giovani e quindi capaci e motivate. Perché il compito è quello di restituire un futuro a Francavilla. Perché come diceva un grande sindaco del passato, ricordato proprio da Carlo De Felice: “ogni cittadino di Francavilla deve essere portatore di speranza. La speranza che Francavilla ora può ripartire”. E a dirlo era Giorgio La Pira.