A Pescara un campionato di calcio per ristabilire il principio di sussidiarietà

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A Pescara un campionato di calcio per ristabilire il principio di sussidiarietà

11 Aprile 2011

di V. F.

Se una società è virtuosa lo si deve al Terzo Settore. Se, infatti, lo Stato è lontano dai cittadini, a ristabilire il principio di sussidiarietà ci pensano le associazioni, le cooperrative, le imprese e le fondazioni. Queste hanno un compito importantissimo che i poteri pubblici devono sostenere e rafforzare.

Un esempio emblematico di quanto sia vitale questo ruolo è stato il Terzo Campionato Italiano di Calcio a Cinque per Diversamente Abili che si è tenuto nei giorni scorsi a Pescara. Un appuntamento organizzato dalla Fisdir, la ‘Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale’ con l’Associazione ‘Parco de Riseis’ e il Comitato Italiano Paralimpico. Tre realtà che da anni, con impegno ed entusiasmo, svolgono un’attività fondamentale nel sostegno ai disabili. Attraverso lo sport, infatti, è possibile raggiungere risultati che con altre terapie sarebbero inimmaginabili. Attraverso lo sport, certo, ma soprattutto attraverso la volontà, la generosità e la solidarietà di chi opera in questo settore.

E la partecipazione che si è stretta attorno all’evento, che per un’intera mattinata ha mobilitato rappresentanti delle istituzioni locali e tanti cittadini, trasformandosi in una vera e propria festa, ha reso il giusto merito a chi ogni giorno svolge un lavoro instancabile e prezioso. Dove non è arrivato il "pubblico" è subentrato uno straordinario patrimonio di esperienze e competenze, quello sviluppato dal Terzo Settore. Un lavoro capace di mettere insieme approcci, metodologie e punti di vista diversi, unificati nell’obiettivo di restituire alle persone autonomia e benessere. Ne è convito Marco Borzacchini, presidente della Fisdir che racconta come questa iniziativa sia nata, due anni fa, quasi come una sfida, con l’intento di realizzare un progetto di impegno totalmente sociale. E in questo senso l’incontro con l’associazione Parco de Riseis è stato vincente. "E’ una struttura unica – ha affermato Borzacchini – un esempio perfetto di integrazione perché sono i ragazzi, per così dire normali, che accolgono i ragazzi disabili. Tutto ciò dà vita a un processo culturale fondamentale, perché grazie allo sport cade ogni barriera, ogni discriminazione".

Un appuntamento di grande significato, dunque, quello che si svolgerà dal 13 al 15 maggio, perché richiamerà a Pescara squadre provenienti da tutta Italia e perché sarà preceduto dalle Olimpiadi del parco. "Un’occasione", spiega il presidente dell’Associazione sportiva dilettantistica Parco De Riseis, Ruggero Visini, "per promuovere l’attività sportiva dei disabili in varie discipline. Siamo orgogliosi perché è la prima volta che l’Abruzzo partecipa da protagonista. Le scorse edizioni si sono sempre svolte in città del nord e invece stavolta abbiamo noi questa grande opportunità. I ragazzi vivranno momenti di condivisione – continua Visini – e di solidarietà. Anche la fase di progettazione ha visto protagonisti i giovani diversamente abili: il logo della finale, infatti, è stato ideato dagli studenti disabili delle scuole superiori della provincia di Pescara". Tra i tanti simboli presentati per rappresentare l’evento, è stato scelto il logo che rappresenta un grillo: un simbolo di vivacità, di allegria e di speranza.

Alla manifestazione erano presenti i maggiori rappresentanti delle istituzioni locali: il presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, i consiglieri regionali Federica Chiavaroli e Riccardo Chiavaroli, il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, l’assessore allo Sport del Comune di Pescara, Nicola Ricotta. Un’attenzione che certamente si tradurrà in azioni concrete di sostegno. Come ha sottolineato Federica Chiavaroli "l’impegno straordinario di queste associazioni e di questi uomini è un esempio per tutti noi e ci impegneremo a sostenerli in ogni modo". E, visto che Pescara sarà la Città europea dello Sport nel 2012, un sogno potrebbe già essere a portata di mano: inserire tra gli eventi anche una manifestazione che abbia per protagonisti i diversamente abili.