A piazza Navona contro Bondi: c’era De Sica, mancava Belen
08 Giugno 2010
di redazione
Citto Maselli (wikipedia dice che è un regista italiano, ma vi sfidiamo a citare il suo ultimo film senza andare a consultarla), oggi protesta a gran voce su Repubblica e in una manifestazione a Piazza Navona contro i tagli del governo alla cultura. Dice Maselli: "Questo governo segue una strategia lucida e mortuaria contro il pensiero libero".
E come il governo pensa di lucidamente ammazzare il "pensiero libero", ovvio no? Decidendo di smettere di finanziarlo (tagli di cui ha magistralmente scritto Dino Cofrancesco su questo giornale). Il sillogismo è piuttosto inquietante: non c’è pensiero libero se lo Stato o il governo smette di comprarselo.
Segue Sabrina Ferilli, sempre su Repubblica che dice: "Il Popolo della Libertà vuole lasciarci soltanto la libertà di dormire". Se per stare svegli dobbiamo finanziare con i nostri soldi i film della Ferilli, a dormire tutta la vita!
Aggiunge Giulio Scarpati, ancora su Repubblica: "Attaccano il mondo della cultura per lasciare libero il manovratore". Proprio così, una volta messo a tacere il "medico in famiglia", Berlusconi non avrà più bisogno di lodi Alfano e legittimi impedimenti…
Ettore Scola ricorda con nostalgia che nel ’48 a protestare contro la politica che, nella ricostruzione del paese, dimenticava la cultura c’era Vittorio De Sica con accanto Anna Magnani.
C’era un De Sica anche ieri in piazza, Christian. Ma non ha fatto dichiarazioni. Forse era impegnato a chiamare tutti (non molti) alla manifestazione con la sua scheda Tim. Ma accanto a lui non c’era neppure Belen.