A Roma per indagare la figura del cardinale Giuseppe Siri
12 Aprile 2011
di redazione
Si svolgerà a Roma dal 12 aprile il convegno internazionale Giuseppe Siri. Chiesa, cultura e politica da Genova al mondo.
A partire dal pomeriggio del 12 aprile 2011 e per quattro giorni presso la sede dell’Istituto Luigi Sturzo di Roma (via delle Coppelle 35) si svolgerà il convegno con le trenta relazioni che si succederanno con l’obiettivo di indagare, da un punto di vista scientifico, le molteplici dimensioni di sviluppo della biografia religiosa, politica, sociale e culturale del card. Giuseppe Siri.
Quella prevista è una vera e propria ricognizione a trecentosessanta gradi su uno dei personaggi chiave del cattolicesimo novecentesco, per il suo ruolo di primo piano svolto all’interno della Chiesa universale, ma anche nel complesso e multiforme, quanto determinante, rapporto tra politica e religione che ha caratterizzato la storia del Novecento italiano.
Il convegno, che ha ottenuto il sostegno della Società italiana per lo studio della storia contemporanea, dell’Associazione Cardinal Siri, dell’Istituto Luigi Sturzo in Roma e del Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia dell’Università di Bologna, è poi impreziosito dalla partecipazione di numerose personalità ecclesiastiche di primissimo piano. All’apertura dei lavori, prevista per il 12 aprile alle 15.30 sarà infatti presente il Segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone. Ad aprire i lavori nei giorni successivi saranno presenti il card. Angelo Bagnasco (Presidente della Cei), il card. Velasio De Paolis (Presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede), il card. Giovanni Lajolo (Presidente del governatorato dello S.C.V), il card. Raymond Leo Burke (Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica), il card. Raffaele Farina (Bibliotecario e Archivista di S.R.C), il card. Dominique Mamberti (Segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede).
Nelle sette sessioni in cui il convegno è suddiviso sarà diffusamente indagata prima di tutto la formazione del futuro card. Siri, con particolare attenzione ai suoi anni romani, alla sua formazione teologica, al suo rapporto con gli ambienti dell’Azione cattolica e allo sviluppo di questi nel corso degli anni Trenta del Novecento. Una sessione sarà poi dedicata al decisivo rapporto tra Siri e la città di Genova, sia per quanto riguarda l’aspetto religioso, sia per quello politico (il rapporto con il più volte sindaco del capoluogo ligure Vittorio Pertusio), sia infine per il determinante ruolo svolto dal cardinale nel rapportarsi con il tessuto economico-sociale di Genova e della sua provincia. Due sessioni saranno poi dedicate agli aspetti più precipuamente legati ai rapporti tra Siri e la Santa romana Chiesa. Una serie di relazioni cercherà di fare il punto sui rapporti tra Siri ed illustri membri dell’episcopato italiano, tra gli altri Alberto Castelli, Ernesto Ruffini e Giacomo Lercaro, mentre un intervento specifico si soffermerà sul suo ruolo nel Concilio Vaticano II. Due sessioni sono poi dedicate a politica e cultura, con l’obiettivo di riflettere sul rapporto tra politica e religione all’interno del contesto italiano post-bellico. Ci si soffermerà sul rapporto tra Siri e la Dc, espressione dell’ “unità politica” dei cattolici, sull’opposizione di Siri al centrosinistra, sui suoi rapporti con il mondo socialista e comunista, per poi passare al decisivo rapporto con Luigi Gedda e più in generale all’approccio di Siri con le istituzioni civili del Paese.
Dal 12 al 15 aprile 2011, a Roma presso la sede dell’Istituto Luigi Sturzo (via delle Coppelle, 35) l’occasione è quella di riflettere su una figura determinante per la storia della Chiesa cattolica e per quella dell’Italia repubblicana, partendo proprio da quell’intreccio tra ispirazione religiosa ed evoluzione storico-politica così peculiari del nostro recente passato ma anche del nostro presente e del nostro imminente futuro.