A Roma vince Marino, in Italia il non voto. Gli altri risultati e il flop Grillo

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A Roma vince Marino, in Italia il non voto. Gli altri risultati e il flop Grillo

27 Maggio 2013

Vince il non voto, crolla Grillo, avanza il Pd, si ferma e arretra il Pdl. Questo il quadro delle elezioni amministrative. A Roma Ignazio Marino ha 13 punti di vantaggio per il ballottaggio su Alfano. A Vicenza esulta il sindaco Achille Variati, centrosinistra. A Barletta, avanti il centrosinistra. A Brescia è testa a testa. A Lodi e Sondrio ancora avanti centrosinistra. Sorpresa Siena, dove dopo di 20 anni di egemonia della sinistra si va al ballottaggio. A Pisa dovrebbe essere riconfermato Filippeschi. A Treviso, cede il vecchio leone leghista Gentilini.

IL RISULTATO DELLE AMMINISTRATIVE. Il primo partito italiano è quello del non voto, eppure il segretario del Pd Epihani sembra soddisfatto. A Roma Ignazio Marino è in netto vantaggio e nel resto dell’Italia il Pd tiene, si è fermata l’emorragia piddina verso i 5 Stelle. "Il risultato delle amministrative incoraggia il lavoro che ho incominciato a fare ed è incoraggiante per tutto il Pd". Del resto il risultato del Pdl non pare straordinario, anzi, si cede ancora qualcosa rispetto alle politiche. "I nostri candidati sono andati bene ovunque. Malgrado la scarsa affluenza i nostri elettori hanno voluto premiare la serietà e la capacità dei nostri amministratori", Epifani usa un vecchio refrain della sinistra, la maggiore esperienza a livello locale, che non è del tutto fantascienza visti i risultati.

LE ELEZIONI A SINDACO DI ROMA. A Roma vince Ignazio Marino del Pd, 42,9%. Alemanno si ferma al 30,2%. Il grillino De Vito al 12,6%. Alfio Marchini al 9,6%.  Per Alemanno il voto è andato peggio del previsto. 13 punti di distacco che pesano in attesa del ballottaggio. "Dobbiamo parlare alle persone che non sono andate a votare. Non è bello per nessuno essere il sindaco del 50 per cento dei romani", dice sfidando Marino, la campagna elettorale non è finita. E la sinistra, convinta com’era di vincere le politiche, potrebbe avere un’altra brtutta sorpresa anche a Roma. Ma è bene usare il condizionale perché il vantaggio di Marino c’è. De Vito ammette il calo di M5S, che a Roma quasi pareggia con l’outsider Marchini, mister 10% come da sondaggi. "Al ballottaggio mancano 15 giorni. Adesso ascolteremo i programmi, ma non farò il vicesindaco di nessuno. Abbiamo preso un impegno con chi ci ha votato e faremo una battaglia su legalità e regole chiare", dice Marchini.

VICENZA, BRESCIA, LODI, SONDRIO, SIENA, PISA, TREVISO, VAL D’AOSTA. A Vicenza esulta il sindaco Achille Variati, centrosinistra, che da incumbent resta nel Palazzo comunale, per un pugno di voti. "Questo risultato – ha detto Variati – premia anni di fatica. I cittadini sanno capire e lo hanno dimostrato, non si lasciano menare per il naso da qualcuno che grida in piazza. Pensavo di fare bene, ma non così bene". A Barletta, avanti il centrosinistra. A Brescia è testa a testa. A Lodi e Sondrio ancora avanti centrosinistra. Sorpresa Siena, dove dopo di 20 anni di egemonia della sinistra si va al ballottaggio. A Pisa dovrebbe essere riconfermato Filippeschi. A Treviso, cede il vecchio leone leghista Gentilini. Ancona vede un dimezzamento dei 5 Stelle e i due poli si scontreranno al ballottaggio. In Valle D’Aosta, si votavano le Regionali, le "Union Valdotaine" governeranno insieme, mentre crolla M5S. I grillini si consolano: 400 nuovi amministratori a livello locale, controlloremo la partitocrazia.