A sinistra c’è sempre qualcuno che è più a sinistra di te
28 Gennaio 2013
di redazione
Pensavamo che il matrimonio gay sognato dai vendoliani fosse il non plus ultra della sinistra-sinistra. Credevamo che il giustizialismo di Ingroia fosse l’annuncio di una nuova rivoluzione. Ci eravamo illusi che il ritorno in scena di Ferrero e Diliberto rappresentasse il punto di non ritorno dell’ortodossia comunista.
Ma leggiamo sgomenti le dichiarazioni e i giudizi sferzanti che Marco Ferrando dà sui candidati della sinistra, a suo parere, soft, presentando le sue liste elettorali e i candidati abruzzesi. “Vendola subordinato a Bersani”, tuona Ferrando, “Diliberto e Ferrero imboscati con l’arancione Ingroia”, “Di Pietro affossatore dell’inchiesta di Genova”, “Grillo che tace della rapina degli industriali e dei banchieri”.
A sinistra c’è sempre qualcuno che è più a sinistra di te.