A volte ritornano: la Boschi, l’annuncite e le sconfitte che non insegnano nulla

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A volte ritornano: la Boschi, l’annuncite e le sconfitte che non insegnano nulla

02 Aprile 2017

Rispunta Maria Elena dimenticata Boschi, ospite della Latella a l’Intervista su SkyTg24. La Boschi, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ex ministro delle riforme bocciate dalla maggioranza degli italiani insieme al referendum costituzionale di Renzi, un po’ per la sberla presa ai tempi del voto referendario, ma pure per gli scandali e scandaletti bancari, era praticamente caduta in letargo. Nessuna apparizione televisiva dopo la vittoria del NO, se non una, a Porta a Porta, che, scrisse qualcuno all’epoca, fece calare sensibilmente lo share della trasmissione di Vespa. 

Ora Maria Elena riappare e uno si aspetterebbe, memore legnate elettorali prese, un cambio di rotta, qualche dichiarazione un po’ più originale del previsto, in fondo non erano i renziani i maghi della comunicazione politica? E invece che ci viene a dire Boschi oltre al fatto, scontato, almeno dal suo punto di vista, che Renzi vincerà le primarie del partito democratico, che Renzi può ancora riprendersi il governo del Paese e che solo lui resta l’uomo forte della politica italiana? Oltre ai peana, che ci viene a dire il sottosegretario sul programma economico del Governo? 

Il governo Gentiloni, annuncia la Boschi, non aumenterà né l’IVA né le accise sulla benzina, perché vuole puntare su competitività e investimenti. In attesa di capire che effetto avrà questa nuova iniezione di promesse sullo share di Sky – visto il tasso di quelle mantenute da Renzi e Gentiloni qualcosa ci dice che Latella potrebbe pentirsi della ospitata – e pensando agli ultimi dati, negativi, su occupazione e produzione industriale, la vera domanda diventa: se Iva e accise non si toccano, in che modo, precisamente, l’esecutivo pensa di far quadrare i conti della ‘manovrina’ da miliardi di euro che servirà all’Italia per non beccarsi un nuovo schiaffo da Bruxelles? 

Al domandone per il momento nessuno risponde, nel governo, fra i tecnici che proprio nelle accise avevano indicato la via maestra per limare i conti, ma adesso tacciono, e figuriamoci tra i renziani nel partito democratico. La verità è che ancora una volta a furia di annunci si pensa di conservare una parte anche minima del consenso ottenuto in passato da Renzi nel Paese – in attesa del prossimo voto alle amministrative. Ma quella ricetta, l’annuncite, si è già rivelata fallimentare una volta, vedi, appunto, l’esito del referendum. Così, in attesa della resa dei conti con Bruxelles, accontentiamoci dell’operazione nostalgia per il gran capo che fu, messa in piedi questo pomeriggio dalla Boschi su Sky.