Abascal (VOX Spagna) in esclusiva: “Il globalismo delle élite sta rovinando le classi medie”

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Abascal (VOX Spagna) in esclusiva: “Il globalismo delle élite sta rovinando le classi medie”

21 Febbraio 2020

Santiago Abascal è il leader del partito politico spagnolo VOX. Sotto la sua presidenza, VOX è diventato il terzo partito di Spagna. Entrato per la prima volta nel Congresso solo ad aprile dello scorso anno, a novembre il partito di Abascal aveva già triplicato i suoi consensi. In questa intervista esclusiva rilasciata per L’Occidentale il leader di VOX racconta come il globalismo stia annientando le classi medie e l’identità dell’Occidente.

In Spagna esistono tre partiti politici che rappresentano la destra. Quali sono le differenze sostanziali tra VOX – sotto la sua guida – e gli altri, ovvero Ciudadanos e il Partido Popular?

La vecchia linea di demarcazione sinistra-destra oggi non spiega più cosa succede nel nostro mondo. In VOX aspiriamo solo a servire gli interessi di tutti gli spagnoli.
Le differenze tra VOX e PP e Ciudadanos sono sostanziali. Ciudadanose PP fanno parte del consesso progressista, che consiste nell’accettare – di buon grado – tutte le politiche di ingegneria sociale e di marxismo culturale elaborate dalla sinistra per imporre la sua agenda totalitaria. Noi, invece, difendiamo proposte che finora nessuno aveva mai difeso: la soppressione dello stato delle autonomie, la messa al bando dei partiti separatisti, la drastica riduzione della spesa politica e una radicale riduzione delle imposte. In VOX riteniamo che un altro modello di società sia possibile: pensiamo che debba essere incentrato sulla libertà e sul rispetto delle nostre radici cristiane e delle famiglie; pensiamo che lo Stato debba proteggere gli spagnoli e vegliare sui loro interessi di fronte alle politiche globaliste delle élite di Bruxelles. Di fronte a questa Unione Europea, che difende tutto l’intero spettro politico spagnolo – tra cui i partiti di cui mi chiede – noi scommettiamo su un’Unione Europea di nazioni sovrane che cooperino in libertà. Infatti, il globalismo delle élite sta rovinando le classi medie e più bisognose in tutto l’Occidente. Sono anni che insultano e disprezzano i cittadini comuni. Le élite e i loro alleati mediatici, vogliono imporre un modo di pensare e di vivere al resto della società, mentre, progressivamente, viene ridotto il loro potere d’acquisto. Da qui deriva la loro reazione teatrale, quando i risultati alle urne non li accompagnano.

Per quanto riguarda la tematica dell’immigrazione ritiene che possa esistere una politica comune tra i diversi paesi dell’Unione Europea?

Presto l’Europa – Spagna, Francia, Italia o i paesi di Visegrad – sarà governata da patrioti che metteranno gli interessi delle loro Nazioni al di sopra di quelli di oligarchi e multinazionali. A questo punto, sarà possibile avere una politica migratoria, in base alla quale l’immigrazione deve essere legale, controllata e assimilabile alla realtà di ogni altro Paese. Il sogno globalista e multiculturalista è giunto al termine. È sufficiente una passeggiata nei quartieri periferici di Parigi, Londra o Bruxelles per capire che, in molti di questi luoghi, la sharia è diventata la legge vigente, le donne sono discriminate e gli omosessuali perseguitati.

Lei parla spesso di un’asse Parigi-Berlino. Quindi le chiedo: secondo lei, l’Italia e la Spagna potrebbero stabilire una cooperazione altrettanto solida e prolifica?

 L’Italia e la Spagna devono instaurare una cooperazione bilaterale solida e prolifica, fondata sulla difesa comune delle nostre frontiere e del nostro mondo rurale. Il rapporto di affinità tra Spagna e Italia va ben oltre la condivisione degli insegnamenti comuni della filosofia greca, del diritto romano e delle radici cristiane. Possiamo comprenderci e capire l’Europa solo attraverso l’eredità di Roma e della sua cultura. Pertanto, a condizione che entrambi i paesi si impegnino a rispettare le decisioni sovrane dell’altro, la cooperazione tra Spagna e Italia dovrà avvenire in un quadro di onestà e di cooperazione reciproca.