Abbiamo una nuova legge elettorale: e adesso andiamo a votare!
26 Ottobre 2017
Abbiamo una nuova legge elettorale. Ancora una volta, verrebbe da dire, visto che ne abbiamo cambiate un certo numero in pochi anni e in più abbiamo fatto alcuni tentativi falliti. Il Rosatellum passa in mezzo alle polemiche, con gesti più o meno clamorosi in aula e fuori, insulti e grida d’allarme per la democrazia, e un intervento notevole del senatore Verdini. “Hic sumus et hic manebimus optime” ha sostanzialmente dichiarato il grande Verdini, dicendo esplicitamente che Ala (il suo gruppo) è sempre stato nella maggioranza e ci resterà, e che è disposto a votare sia lo ius soli che il testamento biologico, la stepchild adoption e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, la maggioranza non è mai cambiata, sostiene Verdini: “noi ci siamo sempre stati e ci saremo fino alla fine”. E mentre Verdini chiarisce che se mai si ricandiderà non lo farà all’estero, come era stato ventilato da chi si opponeva alla legge, il presidente Grasso, con una mossa a sorpresa, ancora piuttosto misteriosa, ma legata proprio al passaggio al senato del Rosatellum, abbandona il gruppo del Pd.
In mezzo a tante polemiche, noi da parte nostra ripetiamo che nel merito il testo della legge è il migliore tra quelli fin qui proposti, e nonostante alcuni difetti (su cui si sarebbe potuto intervenire in aula se non fosse stato imposto il voto di fiducia), perlomeno spinge verso le coalizioni, evitando una pericolosa frammentazione degli schieramenti politici. Inoltre, in un momento di crisi della politica, in cui sembrava che nessuna legge si sarebbe potuta fare, supera l’impasse e l’eterna incerta transizione in cui ci stavamo impantanando. Adesso, però, finalmente andiamo a votare!